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Smog, polveri Pm10: stop al traffico a Milano. Limiti a Roma. Firenze ci pensa. Mercoledì 30 riunione al Ministero

ROMA – piano-anti-smog-firenzeLa situazione delle polveri sottili si è fatta allarmante in molte città. A Milano e Roma blocchi del traffico e targhe alterne, misure che anche altre città si apprestano a prendere.

TOSCANA – In Toscana il Governatore Enrico Rossi afferma: “In Toscana abbiamo una buona legge, che demanda ai sindaci l’attuazione dei provvedimenti di mitigazione. Già dalle scorse settimane le situazioni più problematiche riguardano la valle dell’Arno. Domani faremo la verifica della situazione e dei provvedimenti assunti. Se nessuno è intervenuto, lo faremo come Regione in via sostitutiva”.

MINISTRO – Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha convocato mercoledì 30 dicembre al ministero una riunione di coordinamento degli interventi contro lo smog. Sono stati invitati i Presidenti di Regione e i sindaci dei grandi centri urbani chiamati a fronteggiare l’emergenza. Sarà presente anche il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

«L’emergenza smog che si sta verificando in molte grandi città italiane può durare ancora molto e ripresentarsi in futuro in modo sempre più frequente, visto gli effetti che i cambiamenti climatici stanno determinando in ogni parte del mondo: per questo la nostra risposta deve essere coordinata e ‘di sistemà, non in ordine sparso», spiega Galletti. «La riunione di mercoledì – afferma il ministro, ricordando il confronto che avverrà il 30 al ministero con sindaci e governatori – sarà il momento per confrontare la riuscita delle varie iniziative adottate in questi giorni e per trovare un metodo unico di procedere da qui in avanti». «La risposta che possiamo dare nel medio termine – osserva Galletti – parte da un nuovo rafforzato impegno sulla mobilità sostenibile, per lo svecchiamento del parco mezzi pubblici e per l’efficienza energetica, ma non avrà successo senza una nuova cultura civica nelle strade, nelle realtà produttive, nelle abitazioni: il decalogo dei ministeri dell’Ambiente e della Salute serve a spiegare ai cittadini che molto dipende dal grado di responsabilità delle loro scelte».​

GRILLO – Sul caso smog infuria la polemica e fanno rumore le parole del leader M5S Beppe Grillo: ​«Il 2015 si chiuderà secondo l’Istat con 68.000 morti in più rispetto al 2014. Come ai tempi delle grandi guerre. Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l’assedio di nemici silenziosi. Lo smog le sta rendendo sempre più simili a Pechino», scrive l’ex comico sul suo blog in un post dal titolo «morti di guerra in tempo di pace» e in cui attacca: «premier e ministri sono una sciagura per il Paese, il prezzo della loro spocchia lo stiamo pagando col sangue».

CODACONS – Anche il Codacons è sul piede di guerra e si dice pronto a «nuove denunce penali se i valori di inquinamento dell’aria nella capitale non torneranno entro i valori limite». In una nota, il presidente Carlo Rienzi ricorda che «l’amministrazione comunale è responsabile della salute pubblica, e deve adottare tutte le misure idonee a tutelare i cittadini. Se tale obiettivo non viene perseguito, e se i provvedimenti assunti risultano inadeguati allo scopo, possono configurarsi precise responsabilità penali in capo all’amministrazione».

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