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Firenze, Torregalli: bimbo nasce morto. I genitori denunciano i medici

Ospedale di Torregalli
L’ospedale fiorentino San Giovanni di Dio, Torregalli

FIRENZE – Hanno chiesto di programmare il parto indotto, all’ospedale San Giovanni di Dio, perché il feto pesava già 3,6 chili ma il medico avrebbe rinviato la data ritenendola prematura. Dopo altri rinvii, il giorno prima del nuovo appuntamento con il dottore, la donna non ha sentito il feto muoversi. La coppia – la madre di 44 anni aveva già subito un aborto in precedenza – è accorsa in ospedale ma il piccolo non aveva più battito cardiaco ed è nato morto.

L’episodio, avvenuto il 24 agosto scorso, come riferisce oggi 2 gennaio il quotidiano la Nazione, è oggetto di una denuncia-querela in procura e di una citazione depositata in tribunale dall’avvocato della famiglia per il riconoscimento della responsabilità civile dell’Asl in ordine al decesso e ai danni biologici e psichici subiti dai genitori mancati.

I due risiedono a Vinci (Firenze) e aveva alle spalle un percorso di stimolazione ormonale e di fecondazione con impianto nell’utero per riuscire ad avere un figlio. Per sostenere che il loro atteso primo bambino si sarebbe potuto salvare, i coniugi e il loro avvocato si basano innanzitutto sull’esito dell’autopsia, secondo la quale il piccolo «era perfettamente sano». Era deceduto per soffocamento perché «troppo grande» (4 chili e 270 grammi) in rapporto allo spazio e al poco ossigeno nella placenta, scarsamente irrorata di sangue.

Secondo i periti della coppia, la causa della morte «è da individuarsi nel ritardo ingiustificato nel parto». Si sarebbe dovuto tenere presenti, secondo i periti, l’età della donna, il rischio di diabete gestazionale considerato il peso del feto, e la patologia genetica che le ha reso sempre difficile restare incinta.

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