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Spesa farmaceutica: per quella ospedaliera la Toscana è fra le regioni che sfondano il limite di spesa

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ROMA – Il bilancio relativo ai primi otto mesi del 2015 ha visto un aumento i ticket dell’1,9% e un calo del -2% del numero di ricette, che ammontano complessivamente a 399 milioni, ovvero 8 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2014. Mentre la spesa farmaceutica ospedaliera ha superato i 4 miliardi e continua, in tutte le regioni, a sfondare i tetti di spesa previsti. E’ quanto emerge dal monitoraggio della spesa farmaceutica regionale gennaio-agosto 2015 pubblicato dall’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa). Una chiave di lettura? Gli italiani spendono di meno in fanracia, ma si fanno curare di più in ospedale.

La spesa farmaceutica territoriale netta a carico del Servizio Sanitario Nazionale (a cui concorre in parte anche quella per i farmaci innovativi contro l’Epatite C eccedente i tetti previsti ad hoc), in valori assoluti si attesta a 5,7 miliardi di euro. E’ in calo dello 0,7% rispetto ai primi due quadrimestri 2014, ovvero quasi 41 milioni in meno. Seppur di poco (0,55%), supera comunque il tetto di spesa stabilito per legge dell’11,35% del Fondo sanitario nazionale (Fsn). Tale tetto non è superato però in otto regioni: Toscana, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Val D’Aosta, Veneto, Bolzano e Trento. Non va altrettanto bene per la spesa farmaceutica ospedaliera, che supera i 4 miliardi, toccando il 5,2% del Fsn, in pratica con uno scostamento di oltre 1,3 miliardi rispetto al limite di spesa imposto del 3,5%. In particolare sfonda il tetto programmato la Toscana, seguita da Sardegna e Puglia, mentre solo la provincia Autonoma di Trento riesce a rimanere al di sotto.

Infine, secondo il monitoraggio, da gennaio ad agosto 2015 la quota di compartecipazione alla spesa a carico del cittadino supera il miliardo di euro (1.014,3 milioni) e cresce di quasi 20 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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