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Bologna, meningite: grave una ragazza di Grosseto. «Chi era con lei sul ‘bla bla car’ faccia la profilassi»

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BOLOGNA – Colpita da meningite di tipo B, una ragazza di 22 anni, grossetana, iscritta all’Università di Bologna, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Sant’Orsola del capoluogo emiliano. Secondo quanto riporta l’edizione locale del «Resto del Carlino», la studentessa si è sentita male mentre era in casa: la sua coinquilina ha chiamato il 118 e la giovane è stata ricoverata nel reparto di malattie infettive.

La Asl Toscana sud est ha avviato l’indagine epidemiologica per individuare i contatti della giovane e avviare immediatamente la profilassi antibiotica: dal 3 al 5 gennaio la 22enne è stata a Grosseto. Risulta inoltre che la studentessa abbia utilizzato bus e treno oltre che raggiungere Grosseto col sistema «bla bla car»: sono invitati a sottoporsi a profilassi quanti hanno viaggiato con lei.

Per la Toscana quello della studentessa è il terzo caso di meningite quest’anno, in appena 12 giorni; il 41° dal 2015. Riguardo alla profilassi, l’Asl spiega che in base ai protocolli sanitari si cercano i contatti avuti dal malato fino a 10 giorni prima della manifestazione dei sintomi. In questo caso, quindi, dal primo gennaio. La studentessa è stata a Grosseto nei giorni 3, 4 e 5 gennaio ed è partita per Firenze la mattina del 6, raggiungendo Bologna la sera stessa.

In questo periodo, stando a quanto ricostruito, la ragazza avrebbe frequentato la Biblioteca Chelliana di Grosseto, il pomeriggio del 4 e del 5 gennaio. Il 6 mattina ha poi preso l’autobus delle 8 per Firenze, da dove nel tardo pomeriggio è partita per Bologna in treno. Il 3 gennaio, invece, la studentessa, dopo aver raggiunto Firenze da Bologna, in treno, è arrivata a Grosseto in auto, con il sistema «bla bla car». I medici della Asl raccomandano così a tutti coloro che in queste date si trovavo in biblioteca, erano sull’autobus, in treno, in auto o sono stati comunque a contatto con la ragazza di fare la profilassi, rivolgendosi al proprio medico di famiglia o all’ambulatorio di Igiene pubblica di Grosseto.

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