Canone Rai, storia infinita: il comunicato di Azienda e Agenzia delle Entrate non chiarisce quasi nulla
ROMA – Rai e Agenzia delle Entrate hanno finalmente elaborato un comunicato congiunto nel quale però non spiegano quasi nulla in merito al pagamento del canone e lasciano intatti tutti i dubbi finora sollevati da utenti e associazioni dei consumatori. Unica nota positiva: si preannuncia che la Rai sta lavorando per attivare nei prossimi giorni un Numero Verde gratuito con cui spiegare ai cittadini tutti i dubbi sul nuovo canone.
L’Aduc (Associazione dei consumatori) critica l’operato della Rai e dell’Agenzia delle Entrate. La Rai infatti aveva già emesso un diverso comunicato del quale avevamo già dato notizia. Osservano i consumatori che “il sito della Rai (non l’Agenzia delle Entrate) ci dice che se paghiamo in bolletta per la prima volta non subiremo multe per gli arretrati, perche’ il canone deve essere corrisposto a partire dalla data dell’accertamento e di conseguenza non si puo’ presumere la detenzione precedente. L’accertamento ovviamente potra’ avvenire o in caso di collaborazione del contribuente (il funzionario Rai non ha alcun diritto di entrare in casa di un privato cittadino) oppure da parte delle forze dell’ordine su mandato dell’autorita’ giudiziaria”. Perplessita’ anche per il fatto che “il canone verra’ addebitato nella bolletta elettrica della casa di residenza a prescindere dalla persona a cui e’ intestata” ma “la residenza non si intesta. E allora? L’unica possibilita’ e’ che si riferisca alla casa: il canone si paga nella bolletta della casa di residenza a prescindere dalla persona cui la casa e’ intestata, cioe’ a prescindere dal proprietario, quindi sia che la casa sia mia, sia che io sia un inquilino in affitto o in comodato. Ma gia’ che e’ un comunicato chiarificatore perche’ non essere chiari? Perche’ lasciare sempre aperti dubbi e ipotesi? Quanta fatica…”, conclude l’associazione.
Continua quindi la telenovela perché l’Agenzia delle Entrate non ha assolutamente chiarito un bel nulla. Noi continuiamo a seguire la questione fornendo le informazioni di cui veniamo in possesso che non sono nè tempestive nè, mancano di organicità e difettano di chiarezza per esclusiva colpa dei soggetti che dovrebbero invece dare direttive che facilitino il compito degli utenti. Ma si sa, alla rai e all’Agenzia delle entrate basta passare all’incasso, i clienti possono arrangiarsi.