Skip to main content

Banca Etruria: il Csm potrebbe riaprire il fascicolo sul procuratore di Arezzo Roberto Rossi

Il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi
Il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi

ROMA – Potrebbe riaprirsi di fronte al Consiglio superiore della magistratura il caso del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, che indaga su Banca Etruria.

La ragione è che il magistrato aveva dichiarato ai consiglieri di non conoscere «nessuno della famiglia Boschi». Ora però un articolo pubblicato sul sito web di Panorama sembra smentire Rossi. Nell’articolo si sotiene che Pierluigi Boschi, padre del ministro delle Riforme, Maria Elena, sei anni fa venne indagato ad Arezzo per i reati di turbativa d’asta ed estorsione e per due volte prosciolto su richiesta dello stesso Rossi.

I fatti erano relativi alla vicenda della compravendita, nel 2007, di una grande tenuta agricola posseduta dall’Università di Firenze. La circostanza ha sollevato qualche dubbio in qualcuno dei componenti della Prima Commissione che appena ieri, 19 gennaio, hanno votato per l’archiviazione del fascicolo sul procuratore. «Certamente se ne discuterà domani», dicono al Csm. Il fascicolo su Rossi è stato aperto per verificare se vi sia incompatibilità tra il suo ruolo e un incarico di consulenza per il governo svolto sino alla fine dell’anno scorso. Incompatibilità ieri esclusa all’unanimità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741