Roma, risparmiatori «vittime del salva-banche» in piazza. «Il direttore della mia banca diceva ‘ho eseguito gli ordini’…»
ROMA – Oltre un centinaio di risparmiatori, rimasti intrappolati dal fallimento, a fine anno scorso, delle quattro banche – Etruria, Marche, CariFerrara e CariChieti – salvate dal decreto cosiddetto salvabanche del Governo Renzi, sono scesi in piazza Santi Apostoli a Roma, oggi 31 gennaio.
La manifestazione di protesta, l’ennesima, fatta soprattutto di cartelli ironici e arrabbiati contro governo, Bankitalia e Consob, era organizzata dal Comitato Vittime del decreto Salva-Banche per chiedere garanzie sui propri rimborsi. Tanti i capannelli di persone, preoccupati sulla sorte dei propri risparmi scomparsi in una sola notte.
Insieme ai cittadini loro i rappresentanti delle associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, guidati da Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, e i politici di alcuni partiti d’opposizione: presente un drappello di deputati M5s, tra cui Daniele Pesco e Alessio Villarosa, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri e il sindaco di Arezzo, la città di Banca Etruria, Alessandro Ghinelli di centro-destra.
«Contro il salasso meglio il materasso», era lo slogan riassunto da uno dei cartelli, molti dei quali hanno preso di mira Consob e Bankitalia incolpate di non aver vigilato. Palpabile l’angoscia tra i risparmiatori, in cerca di persone in grado di tutelarle. «Ho la registrazione del direttore della mia banca che dice di aver eseguito quello che gli dicevano dall’alto – dice un obbligazionista che viene da Ferrara – l’ho registrato col telefonino, come posso usarlo per farmi ridare i soldi?». Sul palco si sono poi succeduti gli interventi dei diversi rappresentati dei risparmiatori.