Grosseto, scomparsa di Francesca Benetti: ergastolo ad Antonino Bilella
GROSSETO – Antonino Bilella, il custode della Villa Adua a Potassa di Gavorrano (Grosseto), è stato condannato in primo grado, oggi 18 febbraio, all’ergastolo con due mesi di isolamento diurno.
E’ accusato della scomparsa di Francesca Benetti, l’ex insegnante di Cologno Monzese della quale non ci sono più notizie dal 4 novembre 2013. Ed è stato condannato per omicidio volontario premeditato, soppressione di cadavere, stalking e per un caso di violenza sessuale nei confronti della donna scomparsa sui tre che l’accusa gli ha contestato.
La sentenza della corte d’assise presieduta da Giovanni Puliatti è arrivata dopo 8 ore di camera di consiglio. Ascoltato il verdetto l’imputato Bilella è rimasto in silenzio. «Bilella è un uomo forte – hanno detto i difensori dell’ex custode di Villa Adua, Francesca Carnicelli e Riccardo Lottini -. Domani gli parleremo. Non ce lo aspettavamo. Attendiamo le motivazioni e faremo appello». I difensori dell’uomo avevano chiesto l’assoluzione o, in subordine, la derubricazione dell’accusa più grave in omicidio preterintenzionale.
«Vediamo se adesso il ‘signor ergastolano’ ci dice ora dove è il corpo – è stato il commento di Alessandro Benetti, fratello di Francesca -: ora manca il secondo tassello di questa triste storia, il corpo di mia sorella. Abbiamo aspettato tanto ma doveva andare così». In aula, in lacrime anche la figlia della donna, Eleonora Spataro. Per Alessandro Risaliti, il legale che con il collega Agron Xhanay ha assistito la famiglia della donna scomparsa, «è un grande risultato. La famiglia è soddisfatta. Purtroppo Francesca non tornerà più ma almeno i familiari hanno avito la giusta sentenza: la sentenza di uno Stato civile».