Pubblica amministrazione: scarsa mobilità fra i dipendenti, solo l’1% si è spostato nel 2014
ROMA – Sono poco meno di 30 mila i dipendenti pubblici che hanno cambiato ufficio nel 2014, per un tasso di mobilità sotto l’1%. E’ quanto emerge dai dati, appena aggiornati, dell’Aran. La mappa della mobilità è complessa ma quel che conta, come sottolinea la stessa Agenzia, sono i trasferimenti permanenti di lavoratori usciti da un’amministrazione per essere spostati in un’altra dello stesso comparto, 27.384, o di uno diverso, 1.334. Numeri che arrivano alla vigilia dell’operazione Province, che quindi non sono ricomprese nel novero.
Nel dettaglio quindi la mobilità definitiva ha toccato 28 mila 718 dipendenti. Guardando a tutta la mobilità, anche quella temporanea, che include il personale comandato e quello in distacco, i trasferimenti salgono a quasi 50mila. Fin qui è stata presa a riferimento la mobilità in uscita, quella in entrata invece presenta cifre un po’ più basse (i trasferimenti permanenti scendono a 27.473), ma la discrepanza è dovuta solo a sfasamenti temporali ecco perché gli esperti dell’Aran suggeriscono di basarsi sui dati in uscita.
Rispetto all’anno precedente le cifre sulla mobilità non si muovono molto (nel 2014 si registra solo una lieve contrazione). I flussi risentono ancora delle decisioni prese per legge, come l’accorpamento all’interno del settore delle agenzie fiscali, con l’agenzia del Territorio inglobata in quella delle Entrate (con il trasferimento di circa 2.400 dipendenti, corrispondente a un tasso di mobilità pari al 4,6% contro una media dello 0,94%).