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Economia, Ue: l’Italia resta sotto osservazione (ma ha fatto qualche progresso…)

Italy's Prime Minister Matteo Renzi (L) with European Commission President, Jean Claude Juncker, at the European heads of states and government summit in Brussels, Belgium, 19 March 2015. ANSA/TIBERIO BARCHIELLI/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI

BRUXELLES – L’Italia resta sotto osservazione a causa dei suoi squilibri macroeconomici, ma Bruxelles riconosce i progressi fatti su diversi fronti – mercato del lavoro, istruzione, Pa e banche – e incoraggia Roma a fare di più. Questa, a quanto si è appreso, l’indicazione contenuta nel rapporto sugli squilibri macroeconomici nei Paesi Ue sul tavolo della Commissione europea. Nel documento si evidenzia però anche il permanere di un costo eccessivo del servizio del debito.

L’Italia, secondo la bozza del rapporto, è stata collocata nella categoria dei Paesi con squilibri macroeconomici importanti insieme alla Francia, al Portogallo e alla Bulgaria. Ma i toni utilizzati nel testo che descrive la situazione del Paese, sottolineano fonti europee, sono piuttosto positivi e incoraggianti. E questo anche se non mancano i rilievi critici che, oltre al peso del debito, evidenziano anche quanto resta ancora da fare, tra l’altro, per far crescere la produttività e combattere evasione e corruzione. Nel rapporto della Commissione anche la Germania resta sotto osservazione a causa del suo avanzo delle partite correnti, ma viene collocata nella fascia dei Paesi con squilibri macroeconomici, cioè quella prima della categoria in cui si trova l’Italia e dopo quella del gruppo dei Paesi ‘promossi’. La graduatoria preparata da Bruxelles prende anche una quarta categoria, quella dei Paesi in cui la situazione è così grave da richiedere azioni correttive importanti e quindi l’avvio di una procedura ‘ad hoc’ che quest’anno, per la prima volta, riguarderebbe almeno un Paese che comunque non sarà sicuramente l’Italia.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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