Firenze, bambina di 14 mesi intossicata da cocaina: è grave al Meyer
FIRENZE – Una bambina di 14 mesi è ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze dove i medici hanno riscontrato un’intossicazione da cocaina e ansiolitici. Le sue condizioni sono gravi. La notizia del ricovero, riportata sulla cronaca locale di Repubblica e Tirreno, è confermata dall’ospedale pediatrico.
La piccola, della Lucchesia, è al Meyer da venerdì scorso in prognosi riservata e le sue condizioni sono definite «critiche», anche se i medici nutrono un «certo ottimismo». In mattinata sarà reso noto un bollettino medico.
Secondo quanto si è appreso, la bambina, ora in terapia intensiva, è giunta all’ospedale in stato soporoso. Un’indagine, scrivono i quotidiani, è in corso per capire come la piccola abbia potuto assumere le sostanze. La bambina, oltre alla casa dei genitori, frequentava anche quella dei nonni o di altri parenti, così come un asilo nido e spazi sociali per l’infanzia.
AGGIORNAMENTO DELLE 12,30
Secondo quanto è emerso, la bambina era stata portata all’ospedale pediatrico per «una banale otite. Così ha detto il direttore dell’unità operativa complessa di rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer, Lorenzo Mirabile, conversando con i giornalisti fuori dalla struttura ospedaliera. I medici, al pronto soccorso, hanno visto che era un po’ torpida – ha spiegato Mirabile – quindi sono state fatte indagini da cui è emersa la presenza di sostanze tossiche in circolo.
Ai giornalisti che gli chiedevano come fosse stato possibile che la bambina versasse in quelle condizioni, Mirabile ha spiegato che «le possibilità della presenza di queste tracce nell’organismo sono mille e nessuna. In via del tutto ipotetica, so che la madre non allattava più ma, capita, a volte, di allattare ancora a scopo consolatorio. Ma gli inquirenti staranno indagando su questo aspetto. Il livello di affettività nei confronti di questa bambina – ha proseguito Mirabile – è quello di tutti gli altri genitori, per quello che ho visto io in rianimazione. I genitori sono in apprensione quotidiana per le condizioni di salute della bambina, che è ben cresciuta. Non conosco il contesto familiare e nemmeno le loro abitudini, ma credo che ci sia stupore anche da parte dei genitori». I genitori della piccola, lucchesi, sono molto giovani e hanno anche un altro figlio, di 4 anni. La madre, costantemente al fianco della piccola in rianimazione, ha 23 anni. Il dottor Mirabile ha poi lanciato un appello: «Una bambina di 14 mesi, ed uno di 4, sono difficili da gestire in una casa e quindi tutte le norme preventive vanno raccomandate: questo può essere un esempio per dimostrare quanto sia importante avere mille precauzioni a cui è obbligo far ricorso».
AGGIORNAMENTO ORE 12.56
«Le condizioni sono stabili e le funzioni vitali sono autonome, teniamo la bimba in osservazione ma non è in pericolo di vita» ha sottolineato Lorenzo Mirabile, direttore della rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer.