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Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale della Toscana

Pensioni, Toscana: Il Consiglio regionale chiede al governo di ristabilire la perequazione

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FIRENZE – Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione in tema di restituzione integrale della contingenza ai pensionati presentata dal Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai (anche coordinatore regionale del partito) che ha riscosso la firma anche di Andrea Pieroni del Pd e la convergenza dell’intera assemblea.

«Non si parla di una platea di nababbi – ha ricordato Mugnai – ma di 5 milioni di pensionati che percepiscono a partire dai 1.400 euro lordi con i quali spesso fungono da ammortizzatore sociale a figli o nipoti senza lavoro o con occupazione precaria. Noi chiediamo di sollecitare il governo alla piena applicazione della sentenza. Intanto perché le sentenze si rispettano, e qui invece l’Inps ha addirittura formalmente comunicato ai patronati di non effettuare conteggi di ricostruzione dei trattamenti pensionistici. Ma poi anche perché va ripristinata la giustizia e l’equità sociale in un tema su cui va preso atto che la giurisprudenza si va univocamente consolidando nel richiamo al rispetto del pronunciamento della Corte costituzionale».

Per questi motivi il Consiglio regionale, con iniziativa estremamente apprezzabile, ha sollecitato la giunta regionale ad intervenire perché il Governo si attivi rapidamente, pur con un criterio di gradualità, tenuto conto degli obiettivi di finanza pubblica al fine di dare piena ed effettiva attuazione alla sentenza n. 70 del 2015 della Corte Costituzionale, prevedendo a favore dei titolari di pensione colpiti dal blocco previsto dall’art. 24, comma 25, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, l’integrale restituzione degli importi maturati per effetto del ripristino della perequazione e la ricostruzione del trattamento pensionistico.

Tutto questo per un’esigenza di tutela della legalità (non è ammissibile, neppure per il Governo, non dare corretta esecuzione alle sentenze della Consulta) e per una questione di giustizia sostanziale, che impone la restituzione a tanti pensionati di quanto trattenuto indebitamente in questi anni.

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