Banche: decreto rimborsi in consiglio dei ministri ritarda. Risparmiatori furiosi
ROMA – «Anch’io non comprendo come mai da un paio di settimane non andiamo in Consiglio dei Ministri a chiudere». Lo ha detto il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, a «In mezz’ora», su Raitre, parlando dei decreti per gli indennizzi ai risparmiatori delle quattro banche in risoluzione. Per cercare di fare il più in fretta possibile, il lavoro tecnico è già stato completato. La scelta – ha precisato – è a livello politico.
CRITERI – Individuare i criteri di non adeguata informazione dei risparmiatori, non escludendo nemmeno l’ipotesi di non inserirne nessuno nel decreto sui rimborsi, lasciando tutto alla discrezionalità degli arbitri nominati presso l’Anac, che valuterebbero quindi caso per caso. Sarebbe questo il nodo politico ancora non risolto che rallenta l’emanazione del provvedimento ministeriale, e del successivo decreto della presidenza del Consiglio, previsti dalla legge di stabilità. Resterebbero inoltre da identificare, a quanto si apprende, anche i requisiti per poter essere nominati arbitri delle Camere arbitrali istituite all’Autorità anticorruzione.
RENZI – Infine il premier Matteo Renzi, parlando a DomenicaLive, ha voluto rassicurare gli obbligazionisti truffati dalle 4 Banche salvate dal Governo: «Chi è stato truffato riavrà i soldi fino all’ultimo centesimo ma tra quelli c’è anche chi ci speculava sopra».