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Migranti, vertice Europa-Turchia: Il primo ministro Davutoglu chiede altri 3 miliardi per il 2018. Accordo difficile

turchia

BRUXELLES – Il primo ministro turco Ahmed Davutoglu ha chiesto all’Unione Europea 3 miliardi di finanziamenti in più per gestire l’emergenza migranti e una accelerazione della liberalizzazione dei visti, inizialmente prevista per novembre, per i cittadini turchi che si recano nell’area Schengen. Davutoglu ha fatto alcune proposte molto interessanti, riguardanti anche i controlli di frontiera, la cooperazione fra Turchia e Grecia, le richieste di sostegno per i rifugiati in territorio turco” che non sono nei campi profughi e che hanno bisogno di scuole per i bambini, cure sanitarie, inclusione nel mercato del lavoro, e poi finanziamenti aggiuntivi per 3 miliardi di euro fino al 2018. La Turchia inoltre offre di riprendere tutti i migranti che illegalmente hanno raggiunto l’Ue da una certa data in poi (e non in modo retroattivo) – sia gli economici che i richiedenti asilo – ma propone un meccanismo secondo il quale, per ogni profugo siriano riammesso, l’Ue ne accolga uno in modo legale dalla Turchia.

MERKEL – La Cancelliera preme per un accordo e ricorda che sono almeno tre i motivi per cui l’Europa ha bisogno della Turchia per gestire la crisi dei migranti. In primo luogo si possono migliorare le condizioni dei rifugiati nei Paesi vicini, riducendo le ragioni per mettersi in cammino, in secondo luogo si può ridurre il numero dei migranti illegali, e garantire la piena protezione delle frontiere esterne dell’Ue. Nel caso delle frontiere marittime, cio’ e’ possibile solo con l’aiuto della Turchia. Infine, la lotta all’immigrazione illegale è possibile solo con la cooperazione turca.

RENZI – Il contributo del premier? Una copia di ‘Fuocoammare’, il documentario di Gianfranco Rosi sui migranti e Lampedusa vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, per ricordare ai 27 capi di Stato e di Governo dell’Ue cosa significa davvero migrare. Come annunciato alcuni giorni fa, è il dono simbolico che Matteo Renzi ha voluto portare ai colleghi al vertice Ue dedicato appunto alla crisi dei migranti. Un lavoro, ricorda il biglietto d’accompagnamento, che racconta la magia dell’accoglienza, e i doni eccezionali della gente di Lampedusa, per cui un migrante è sempre, prima di tutto, un essere umano. Renzi ha inoltre affermato che nel testo dell’eventuale accordo con la Turchia ci deve essere un riferimento alla liberta’ di stampa, altrimenti noi non firmiamo.

STALLO – Durante la cena che dovrebbe concludere il vertice informale straordinario dei capi di Stato e di governo dell’Ue sulla crisi migratoria, ormai ben oltre i tempi inizialmente previsti, i leader dei ventotto stanno ancora discutendo sulle nuove proposte che ha presentato il premier turco Ahmed Davutoglu, compresa la richiesta di altri 3 miliardi di euro, fino al 2018, oltre ai 3 miliardi già stanziati per i programmi di assistenza ai 2,6 milioni di rifugiati siriani presenti nei campi profughi. Non è sicuro (come ha osservato il premier maltese Joseph Muscat) che un accordo possa essere trovato magari in tarda notte. L’accordo è complicato sia dalla richiesta avanzata dal premier Renzi in merito al riferimento alla libertà di stampa sia dal veto posto dal premier ungherese Viktor Orban sulla nuova proposta avanzata dalla Turchia, in particolare sulla parte che riguarda i reinsediamenti dei profughi. Un accordo dunque sembra lontano, i lavori sono sospesi e si svolgono incontri bilaterali, ma la Cancelliera Merkel è decisa a proseguire a oltranza nelle trattative.

GRASSO – Il Presidente del Senato, Pietro Grasso si mostra preoccupato delle difficoltà dell’Unione europea per la gestione dei migranti: «In particolare mi preoccupano i gravi rischi che l’Unione europea corre quando non solo si presenta fortemente disunita e polarizzata sui due principali versanti della politica estera comune (Ucraina e Mediterraneo), ma quando certifica la propria debolezza agendo sulla gestione dei rifugiati in modo egoista, divisivo e disumano».

AGGIORNAMENTO DELL’8.3.2016, 0re 6,00: Dopo 12 ore di incontri e riunioni, i capi di Stato e di governo dell’Unione europea hanno concluso un’intesa di principio per continuare a negoziare nei prossimi giorni sulle proposte del premier turco Ahmet Davutoglu per arrivare a un accordo sulla gestione comune dell’emergenza profughi. L’obiettivo è arrivare a un’intesa definitiva entro il Consiglio europeo già programmato per i prossimi 17 e 18 marzo.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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