Migranti: Europa senza accordo: anche Slovenia e Croazia bloccano le frontiere sulla rotta balcanica
LUBIANA – Slovenia e Croazia sono determinate da oggi a bloccare quasi completamente il transito dei migranti sul loro territorio, ultimo sviluppo del giro di vite sulla rotta balcanica che potrebbe scatenare un effetto domino nella regione. Serbia e Macedonia hanno già fatto sapere che seguiranno l’esempio di Lubiana, che ieri sera ha annunciato la decisione di sigillare in pratica le proprie frontiere, lasciando entrare solo chi intende chiedere asilo politico in Slovenia o chi può dimostrare urgenze di tipo umanitario, ovvero una piccolissima minoranza, da valutare caso per caso. Intanto migliaia di profughi continuano ad ammassarsi ai confini. Facendo temere una vera e propria emergenza umanitaria.
Dopo l’annuncio da parte del ministro dell’Interno sloveno, la confinante Croazia ha fatto sapere che avrebbe fatto altrettanto dalla mezzanotte di martedì, permettendo l’ingresso solo in caso di presenza di un vero visto. Oggi si vedranno i risultati di queste decisioni, che fanno del confine greco-macedone de facto l’unico punto di ingresso verso l’Ue dalla Turchia. Dopo l’accordo di principio ( o meglio il non accordo) tra l’Unione europea ed Ankara su un meccanismo per bloccare i migranti diretti in Grecia, l’Europa cerca di trovare una formula per renderlo fattibile e vararlo al prossimo vertice Ue del 17-18 marzo. Ma le divisioni restano.