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Economia: dopo 9 mesi l’italia torna in deflazione, la cura Renzi non funziona

Mercato-rionale
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ROMA – A febbraio, secondo i dati Istat, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua; dopo nove mesi l’Italia torna in deflazione: la variazione dei prezzi, insomma, va in negativo. Una caduta generalizzata, che non risparmia alcun settore. Sembra una buona notizia, ma lo è fino a un certo punto. Perché se è vero che i prezzi più bassi fanno felici le famiglie, è altrettanto vero che ne soffrono le aziende perché la contrazione dei prezzi riflette, insomma, una contrazione dell’economia. Del resto uno degli obiettivi del ‘Bazooka’ di Draghi era proprio quello di combattere la deflazione e riportare l’inflazione al 2%: e il sistema in Italia (e solo in Italia) non funziona.

Rispetto a febbraio 2015, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,7% (la variazione era -0,1% a gennaio) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,7% del mese precedente). Va giù anche il cosiddetto carrello della spesa: i prezzi per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a gennaio e dello 0,4% su base annua.

Critiche le Associazioni dei Consumatori: il dato secondo loro, «conferma l’instabilità dell’andamento economico, smentendo una volta per tutte chi ancora parla di ripresa consolidata», spiegano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. «Una ripresa che, a giudicare dal tasso di inflazione, dall’andamento della disoccupazione e del Pil, sembra ancora lontana. Ne consegue la necessità di intervenire con urgenza per avviare il un piano straordinario per il lavoro, indispensabile per realizzare un reale e stabile rilancio dell’occupazione e dei redditi. È questo – continuano – il presupposto fondamentale per rimettere in moto l’economia e risollevare la fiducia nelle prospettive economiche del Paese».

Come al solito, in caso di notizie negative, il premier non twitta e non esulta.

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