Firenze, scuola: precari protestano contro il concorso. Contestano le commissioni
FIRENZE – Allo slogan ‘No al concorso truffa’, rappresentanti di ‘Noi scuola Firenze’, del collettivo dei docenti precari, e dell’associazione dei docenti-educatori, hanno manifestato stamani davanti alla sede dell’ufficio scolastico regionale. Il concorso, è stato spiegato dovrebbe tenersi presumibilmente alla fine di aprile e interessare, solo in Toscana, 2500 posti. «Il governo ha imposto la tesi che l’unico concorso è quello per esami, in contrapposizione alle graduatorie – hanno spiegato -, che non garantirebbero la selezione meritocratica. La verità è che la Costituzione prevede, oltre al concorso per esami quello per titoli, ovvero le graduatorie di merito». Inoltre, è stato ricordato, la Corte costituzionale emetterà il 17 maggio la sentenza, attesa da 4 anni, sulla stabilizzazione dei precari della scuola. Questa sentenza permetterebbe di stabilizzare decine di migliaia di precari che hanno alle spalle oltre 3 anni di lavoro. «Si vuole invece indire il concorso, presumibilmente entro la fine di aprile, per anticipare tale sentenza. In questo modo i posti saranno assegnati tramite il concorso e non ne resteranno per la stabilizzazione dei precari». Secondo Valerio Cai di Noi scuola «il concorso a cattedre non è necessario perché il personale ha già subito delle selezioni in fase di abilitazione. Definiamo questo concorso una truffa anche perché le commissioni giudicatrici sono istituite con criteri inaffidabili e ogni rappresentante sarà ricompensato con un euro lordo l’ora. Questa cifra irrisoria rende fondato il sospetto che le motivazioni che spingeranno i docenti a proporsi saranno certamente più clientelari che meritocratiche. In questo modo non passeranno i migliori ma chi deve passare». I manifestanti hanno chiesto il ritiro del concorso o il suo rinvio, con la istituzione di commissioni giudicatrici che «garantiscano competenza ed equità».