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Tasse sull’auto: in Italia incidono per 70 miliardi. Come in Francia, ma meno che in Germania

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ROMA – Insieme alla casa l’auto è il bene più bersagliato dalle tasse, dirette e indirette, statali e locali. Tra tassa di acquisto, di possesso, sul carburante e balzelli vari, nelle casse pubbliche entrano ogni anno oltre 70 miliardi di euro, di cui quasi 6 dal «bollo» (dati 2013). La stima arriva dai dati di Acea, l’associazione che rappresenta i costruttori europei. Simile il gettito in Francia (69 miliardi) e addirittura superiore in Germania (80 miliardi), ma su questi dati incidono il numero dei veicoli in circolazione e dunque il numero di abitanti di ciascun paese.

Di questo complessivo ammontare 37,4 miliardi vengono dalle accise su carburanti e lubrificanti; 14,2 miliardi da Iva su vendita, riparazioni e simili, 5,9 dalla tassa annuale sul possesso, e cioè per il «bollo», una delle tasse più invise agli italiani, unitamente al canone Rai. L’erario inoltre ha raccolto 4,5 miliardi dall’imposizione fiscale sull’assicurazione dei veicoli , e dalla voce «altre tasse» ne ha reperiti altri 5,2.

La distribuzione della fiscalità sulle auto negli altri Stati Ue è parzialmente diversa: la Francia batte su accise e pedaggi, la Germania su accise e Iva su vendite. In Francia il gettito complessivo della fiscalità sulle auto nel 2013 è simile all’Italia (69 miliardi), le entrate dalle accise sono state pari a 35,8 miliardi, dall’Iva su vendita e riparazioni 13,3 miliardi, dai pedaggi autostradali sono arrivati 11 miliardi. Solo 1 miliardo dal «bollo».

In Germania su un gettito totale di 80 miliardi nel 2012, 26,3 sono di Iva su acquisto, 39 di tasse su carburanti e lubrificanti, 8,9 dal bollo, e 3,7 tasse sull’assicurazione. Dati alla mano, la fiscalità totale sull’auto ogni anno nelle principali 15 economie europee ammonta a circa 400 miliardi.

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