Firenze: al Teatro di Rifredi va in scena «Wonder Woman» con Antonella Questa, Giuliana Musso e Marta Cuscunà
FIRENZE – Donne, denaro e superpoteri: Superman era un giornalista, Batman un miliardario, ma le super-eroine non fanno carriera. Da qui partono Giuliana Musso, Antonella Questa e Marta Cuscunà nel loro spettacolo «Wonder Woman», in scena da venerdì 1 a domenica 3 aprile al Teatro di Rifredi.
William Moulton Marston, ideatore di Wonder Woman, scriveva che il miglior modo «per valorizzare le qualità delle donne è creare un personaggio femminile con tutta la forza di Superman e in più il fascino di una donna brava e bella». Però, forse perché disegnata da un uomo, la nostra sorella bionica non è stata molto fortunata né in carriera né in amore. Superman ha la fidanzata e Batman è un rubacuori, mentre Wonder Woman rinuncia ai suoi superpoteri per stare col suo innamorato (così devono fare le donne per bene: preferire sempre il matrimonio alla carriera!) … che però venne ucciso nell’episodio successivo.
Allo spunto fumettistico si aggiunge l’inchiesta delle giornaliste Maria Silvia Sacchi e Luisa Pronzato, e le tre attrici, con le armi del teatro di indagine e dell’ironia, drammatizzano i legittimi interrogativi sullo stato dell’indipendenza femminile. Tra dati statistici e racconti biografici, rivelano un mondo fatto di stereotipi di genere, violenza psicologica e fisica, diritti mancati, ma anche un mondo popolato da donne (e uomini) che, pur non avendo poteri sovrumani, affrontano la quotidianità dell’amore, del lavoro, della famiglia con voglia di cambiamento. Si sa del resto che l’occupazione femminile è un potente fattore di crescita dell’economia e che la cosiddetta “Womenomics”, messa adeguatamente in pratica, sarebbe alla perfine l’unica via d’uscita dalla crisi.