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La Fiorentina perde (2-0) il derby a Empoli. Gol di Pucciarelli e Zielinski. Ora è crisi: serve una scossa dai Della Valle. Pagelle

Il primo gol empolese segnato da Pucciarelli
Il primo gol empolese segnato da Pucciarelli

EMPOLI – Gli empolesi l’avevano detto: daremo le «teppe» alla Fiorentina. Dove «teppe» stava forse a significare: batteremo i viola. Cosa puntualmente avvenuta avvenuta 19 anni dopo l’ultima e unica vittoria. Datata 1997. E francamente questa è una vittoria azzurra senza sbavature. Un due a zero netto e frustrante. L’Empoli si aggiudica il derby torna anche a quella vittoria che non riusciva a centrare dal 10 gennaio. Giornata storica per il calcio empolese. Fiorentina di nuovo a picco. Clamorosamente. E anche un po’ vergognosamente. I viola non vincono da sei giornate e scivolano al quinto posto, con due punti in meno di un’Inter nient’affatto irresistibile. Ora è crisi. Senza se e senza ma. Occorre una scossa. La società dovrà farsi sentire e parlare chiaro. Ma non basteranno i Rogg e i Pradè. A parlare con allenatore e squadra dovranno essere i Della Valle, per tentare di ridare slancio e far agguantare alla squadra almeno il quarto posto, obiettivo minimo di una stagione che aveva promesso tanto e rischia di finire in modo straordinariamente deludente. Sousa resterà? C’erano gli osservatori dello Zenit a vederlo, al Castellani. Forse ha sbagliato partita anche lui. Ma la squadra, a parte l’avvio, si è lasciata imbrigliare da una formazione empolese dotata di gamba e di grande volontà. Un gol per tempo e Fiorentina al tappeto. Anzi: per terra. Sterile la reazione. Poco incisivo Bernardeschi. Male Kalinic. Chi resta? La fotografia della resa è anche l’inserimento, nel finale, di Kone, l’oggetto misterioso, uno di quegli acquisti di gennaio che sono sembrati inservibili. Potrei continuare con le critiche. Preferisco ripetere che occorre uno scatto d’orgoglio: contro il Sassuolo eppoi, il 24 aprile, al Franchi, con la Juventus. Ma è necessario che la società si esponga, si faccia vedere e sentire con i Della Valle. Almeno Andrea, se Diego è all’estero. I tifosi sono arrabbiati: non caso, a fine partita, hanno fatto sapere ai giocatori viola che non gradivano di essere salutati. Siamo a questo punto! Ai giocatori dell’Empoli dico bravi. Da inviato de La Nazione, tanti anni fa, li seguivo, in serie B e al debutto in seri A. Dietro a quei successi c’era un mito: Silvano Bini. I suoi successori, a cominciare dal presidente Fabrizio Corsi, sono degni del maestro. ­­­­

Paulo Sousa e l'allenatore dell'Empoli, Marco Giampaolo
Paulo Sousa e l’allenatore dell’Empoli, Marco Giampaolo

SOUSA – Nonostante lo sciopero contro il caro-biglietti imposto dall’Empoli, al Castellani ci sono almeno mille tifosi viola. E alcune centinaia sono fuori: per protesta. In tribuna anche un’icona: Giancarlo Antognoni. Prima della partita siparietto dirigenziale: Andrea Rogg, direttore generale, torna sulla cena di Paulo Sousa a Villa Cora e afferma che la società è intenzionata a continuare con lui. Il resto … trippa. Però in tribuna ci sono a nche osservatori russi, dello Zenit, per visionare proprio Paulo Sousa. Umh, resta da vedere che cosa ne pensa lui. E soprattutto se la dirigenza saprà dargli le garanzie tecniche che anche i suoi predecessori (ultimo Montella…) avevano chiesto. Intanto si gioca. Sousa schiera i cosiddetti fedelissimi. Fra questi spiccano i rientri di Kalinic e Bernardeschi. Viola pericolosi al 7’: apertura di Ilicic per Alonso che serve Kalinic al centro. Stop al volo e palla a Borja, ma il suo tiro è fuori bersaglio. Fiorentina manovriera. Però Sousa richiama Bernardeschi che non risponde alle sue indicazioni. Al 14’ viola vicinissimi al gol con Tello: aggancia bene il pallone in area e lascia partire un tiro secco. Senza fortuna: pallone deviato in angolo. I viola premono. Forse memori dei due gol incassati nel primo tempo della partita d’andata (finita 2-2) i giocatori della Fiorentina aggrediscono. L’Empoli agisce con ripartenze pericolose.

PUCCIARELLI – Roncaglia si becca un giallo (giusto) e rischia molto. Anche Cosic e Vecino finiscono sul taccuino di Damato. Astori (36’) blocca benissimo un’incursione molto pericolosa di Pucciarelli. Quindi punizione per i viola: la conquista e la batte Ilicic. Pallone sopra la barriera ma centrale. Para Pelagotti, empolese, al debutto in serie A. Poi vantaggio Empoli. Maccarone conquista un pallone alle spalle di Roncaglia che va indietro con il corpo e lascia che il pallone arrivi a Pucciarelli. Che evita Astori e la mette nell’angolo basso, alla destra di Tatarusanu. Bel gol del pratese Pucciarelli. E’ il 40’. Esplode il Castellani. Fiorentina punita per la sua insipienza davanti. Reazione immediata dei viola: Kalinic la manda alta. Poi è Pelagotti che deve esibirsi in una gran deviazione su Ilicic.

L'esultanza degli empolesi dopo il raddoppio di Zielinski
L’esultanza degli empolesi dopo il raddoppio di Zielinski

ZIELINSKI – In avvio di ripresa palla buona per la Fiorentina. Bernardeschi, da sinistra, pennella poer Tello dalla parte opposta: che è davanti alla porta ma arriva sbilanciato e sparacchia malissimo fuori. Ma fa peggio di lui Saponara (7’) servito ottimamente a centro area: incespica e calcia a lato. Paulo Sousa gioca la carta Zarate. Esce Bernardeschi, non disciplinato secondo Sousa, nonostante abbia fatto due assist per Tello. Nell’Empoli fuori Laurini e in campo Bittante. Al 26’ Tello per Zarate solo quasi sul dischetto del rigore: il tiro è un … passaggino a Pelagotti. Al 22’ Fiorentina in gol: Zarate per Alonso che mette al centro per Kalinic. Che segna. In netto fuorigioco. I viola ci riprovano, ma senza fortuna. Prima è Alonso in acrobazia a mandarla fuori. Poi Zarate (34’) tira dal limite e Pelagotti para in due tempi. L’Empoli riparte ma Pucciarelli e Saponara non controllano. La Fiorentina preme. Non vuole perdere. Sousa fa debuttare Kone: esce Ilicic. Quindi entra Blaszczykowski per Roncaglia. Mose disperate? In un certo senso sì. Ma l’Empoli insiste, non lascia spazi e non lascia l’iniziativa ai viola. Che reaiscono: al 42’ Tello mette una palla gol gigantesca sui piedi di Borja che calcia piano. Pelagotti para, rilancia e pesca Pucciarelli che trova Zielinski: tiro e palla in rete alla sinistra di Tatarusanu. Due a zero. Fiorentina battuta e, forse, anche umiliata.

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Sandro Bennucci

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