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Massa Carrara, cavatori morti: tre indagati nell’inchiesta della procura. Sabato 16 aprile lutto cittadino

cave_gioiaMASSA CARRARA – I cavatori piangono i compagni di lavoro morti nella frana della cava di marmo. La procura di Massa iscrive tre persone nel registro degli indagati nell’inchiesta per la tragica fine dei due cavatori: sono il titolare della cava, il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza. Per tutti e tre i reati contestati sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. Le indagini sono svolte dagli uomini del commissariato di polizia di Carrara, diretti da Corrado Mattana. La cava è sotto sequestro e per domani, sabato 16 aprile, è fissata l’autopsia sui due corpi.

Intanto è stato proclamato lo sciopero generale del comparto del marmo per giovedì 28 aprile. Lo hanno deciso le segreterie nazionali di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, all’indomani – scrivono in una nota – dell’ennesima terribile tragedia, avvenuta in una cava a Carrara ieri, con il tragico bilancio di due vittime. Nel settore del marmo, denunciano, dal 2010 ad oggi hanno perso la vita 29 lavoratori, nel 2016 sono già 4 le vittime. In particolare, a Carrara, negli ultimi sette mesi si sono registrati 5 infortuni mortali.

La Filca Cisl spiega come i lavoratori del comparto del marmo siano intorno alle trentamila unità oggi. E dopo la tragedia di ieri, 14 aprile, e lo sciopero a livello locale sono pronti a incrociare le braccia su tutto il territorio nazionale. «Il settore delle costruzioni paga un pesante tributo di sangue a causa delle inadempienze e delle superficialità con le quali viene organizzato il lavoro nelle aziende. A cominciare da quelle del marmo che, nonostante i positivi risultati economici del settore, non sembrano impegnate nel tramutare i valori positivi della ripresa anche in nuovi e più adeguati investimenti in sicurezza», sottolineano le sigle sindacali. «E’ necessario introdurre procedure che possano selezionare solo quelle aziende con comprovate capacità economiche, professionali e in grado di garantire la massima sicurezza nei posti di lavoro. Vanno rafforzati i controlli ed elevate le sanzioni per chi non rispetta le regole, prevedendo la revoca, da parte delle istituzioni locali, delle concessioni alle aziende che non le rispettano».

Il sindaco di Carrara Angelo Zubbani e quello di Massa Alessandro Volpi hanno proclamato il lutto cittadino per domani, sabato 16 aprile, e per il giorno delle esequie, ancora da stabilire, dei due cavatori morti nel grave incidente avvenuto ieri in una delle cave del bacino di Gioia a Carrara. «Tutti i cittadini, gli enti, le istituzioni scolastiche, le attività commerciali e produttive, le organizzazioni sociali e culturali- si legge nella nota inviata dai due comuni – sono invitati ad esprimere la propria adesione al lutto nelle forme ritenute più opportune e ad adottare comportamenti conformi al comune sentimento della città».

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