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Banche salvate: il governo stringe sui rimborsi, forse in Consiglio dei ministri la prossima settimana

Protesta dei risparmiatori truffati
Protesta dei risparmiatori truffati

ROMA – Continua la telenovela dei rimborsi dei risparmiatori truffati, che ancora non sanno cosa li aspetta, protestano contro Governo, Renzi, Boschi e i quattro istituti bancari coinvolti. Neppure oggi infatti saranno discusse in Consiglio dei ministri oggi le attese norme per rimborsare le vittime dei crac bancari di novembre.

GOVERNO – Annunciato a più riprese dal governo, il provvedimento potrebbe però avere il via libera la settimana prossima, dopo oltre cinque mesi dal decreto salva-banche che ha azzerato i risparmi degli obbligazionisti subordinati di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti. Il lavoro tecnico sulle nuove disposizioni – che ha richiesto molto più tempo del previsto per il coinvolgimento dell’Autorità Anticorruzione e il parere della Commissione Ue, sarebbe ultimato.

NORME – Le nuove norme dovrebbero prevedere il rimborso del 100% dei risparmiatori travolti dai fallimenti con il rafforzamento della dotazione del Fondo per gli indennizzi, che dovrebbe passare dai 100 milioni previsti nella legge di Bilancio a circa 300 milioni. Allo scopo di estendere la platea dei beneficiari, verrebbe fissata una soglia di reddito (probabilmente 20mila euro) al di sotto della quale il rimborso sarà automatico, mentre al di sopra di questo tetto si dovrà ricorrere agli arbitrati gestiti dall’Anac che appurerà se ci sono gli estremi per i risarcimenti. Questo schema interesserà tutti gli obbligazionisti, anche quelli con depositi sopra i 100mila euro.

Ci vorrà più tempo anche per le norme, previste dalla riforma del diritto fallimentare, per accelerare i tempi per le procedure di recupero sui crediti in sofferenza, che oggi richiedono in media 7-8 anni, contro i 15 mesi circa di Austria e Germania, con conseguenti oneri pesanti per le banche. Un intervento, questo, sollecitato da tempo dal sistema creditizio per gestire gli aumenti e le sofferenze.

Intanto gli obbligazionisti truffati continuano giustamente le loro proteste portando per tutta Italia cartelli contro il duo Maria Elena Boschi – Matteo Renzi, ritenuti i responsabili principali dell’accaduto.

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