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Firenze: Harry’s Bar, Bernini Palace e Hotel Lucchesi nella lista dei locali storici d’Italia. Accanto a Sabatini, Gilli, Rivoire …

Il ristorante Sabatini di Firenze, da tempo nella lista dei locali storici d'Italia
Il ristorante Sabatini di Firenze, da tempo nella lista dei locali storici d’Italia

FIRENZE – La buvette del Parlamento, negli anni di Firenze capitale del Regno d’Italia, era al Bernini Palace, che ancora conserva quella sala con le effigi dei padri del Risorgimento. Lawrence iniziò a concepire il suo capolavoro L’amante di Lady Chatterley quando era all’Hotel Plaza Lucchesi nel 1926 con moglie e figlie a cercare una villa a Firenze. All’Harry’s Bar sul lungarno, Richard Burton s’infuriava se qualcuno scattava più di due foto a Elizabeth Taylor e Margaux Hemingway attaccava sotto le sedie le etichette dello champagne che si scolava. Sono i tre locali fiorentini appena entrati a far parte dei Locali storici d’Italia, l’associazione culturale che riunisce i 240 più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti e caffè letterari che hanno fatto la storia del nostro Paese e che ha tenuto a Firenze la sua riunione nazionale.

I tre locali sono entrati nella grande famiglia dei musei dell’ospitalità, accanto agli storicissimi Giubbe Rosse, Paszkowski, Gilli, Rivoire, Sabatini, Loggia di piazzale Michelangelo, Grand Hotel Cavour, Monna Lisa, Tornabuoni Beacci, Helvetia & Bristol, Villa La Massa di Candeli e l’Albergaccio di Sant’Andrea in Percussina. E, in Italia, a miti come Villa d’Este di Cernobbio, Hotel de la Poste di Cortina, Caffè Greco di Roma e Florian di Venezia, Cambio di Torino.

Il convegno “Locali e botteghe storiche, patrimonio culturale italiano”, tenuto a Palazzo Medici Riccardi con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze e Città Metropolitana di Firenze, ha lanciato un messaggio in favore della salvaguardia e della tutela perché non si perdano gli antichi e prestigiosi locali e esercizi storici di tutto il Paese, portando l’esempio di Firenze come modello da seguire da parte di tutti i comuni d’Italia, con una particolare richiesta di “attenzione” a questa risorsa anche da parte del governo. Il Comune di Firenze, infatti, nel 2008, primo e unico in Italia, approvò una Delibera per la tutela della destinazione d’uso dei locali storici della somministrazione.

Dobbiamo difendere e promuovere questo straordinario patrimonio che l’Italia possiede e che è minacciato da crisi e speculazione – ha introdotto Claudio Guagnini, segretario generale dell’Associazione Locali storici d’Italia – perché è un patrimonio architettonico, culturale, economico, turistico, civile e sociale la cui cultura appartiene alla comunità da generazioni.

Fabio Giorgetti, presidente Commissione Consiliare Sviluppo Economico Comune di Firenze, ha confermato l’approvazione del regolamento Unesco per la tutela del centro storico, sostegno fondamentale alla tutela degli esercizi storici.

Buone notizie per le attività storiche anche dal Senato. La senatrice Rosa Maria Di Giorgi, infatti, ha ufficializzato che il 27 aprile a Palazzo Madama si presenterà la convenzione Unesco sul patrimonio immateriale (adottata a Parigi nel 2003), volta anche questa a tutelare gli esercizi storici e tradizionali.

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