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Fiorentina sciupona: Kalinic segna, sbaglia un rigore e colpisce la traversa. E Tagliavento aiuta la Juve, ormai scudettata, che vince: 1-2. Pagelle (Foto)

La bella coreografia della Curva Fiesole, prima della partita
La bella coreografia della Curva Fiesole, prima della partita

FIRENZE – Vince la Juve, che si cuce praticamente lo scudetto sulla maglia. Ufficialmente festeggerà dopo Roma-Napoli, se gli azzurri non prenderanno tre punti. Ma ormai è fatta. La Fiorentina perde una partita incredibile: che pare quasi lo specchio esatto di questa stagione. Che prometteva tanto e che finirà malamente, probabilmente con uno scomodissimo quinto posto (che potrebbe comportare i preliminari di Europa League se il Milan dovesse vincere la Coppa Italia). Una partita compromessa

Bernardeschi davanti a Buffon. Il viola non è stato fortunato
Bernardeschi davanti a Buffon. Il viola non è stato fortunato

dall’arbitro Tagliavento nel primo tempo: che prima annulla un gol di Bernardeschi per un fuorigioco che, visto e rivisto, sembra inesistente. Eppoi non concede ai viola un rigore netto per una vistosissima trattenuta su Alonso che, per questo, sbaglia un facile appoggio di testa in rete. Ma c’è di peggio. Come il rigore sbagliato clamorosamente da Kalinic nel finale. Concesso (e stavolta non poteva davvero essere altrimenti…) per lo sgambetto di Cuadrado, appena, entrato, sullo stsso Kalinic. Il centravanti croato, autore i9n precedenza del momentaneo pareggio (poi vanificato dal nuovo vantaggio di Morata) si aggiusta il pallone sul dischetto, guarda Buffon. E prova a infilarlo sulla destra. Ma dal suo oi8ede parte un pallone melenso, tutto sommato facile da respingere per il portierone nazionale. Sulla ribattuta prova ad avventarsi Bernardeschi. Invano. Bravissimo Buffon. Un grande, non c’è dubbio. Ma il pareggio ci starebbe lo stesso nel recupero: Kalinic però colpisce la traversa. Oddio che serataccia! Per lui e la Fiorentina. Che vede sfumare, nel modo peggiore, anche òla possibilità di agguantare l’ultima soddisfazione stagionale. Niente da fare. Girone di ritorno storto. Stortissimo. Colpa di tutti: società, allenatore e giocatori. I Della Valle hanno sbagliato a non investire a gennaio. Ma tecnico e squadra si sono liquefatti dopo la batosta di Roma. Salvo cercare la prova d’orgoglio contro la Juve. Purtroppo non è bastato. Arbitro e sorte non propizia. Però ha sbagliato tanto,l davvero troppo, questa Fiorentina.

Nikola Kalinic subito dopo aver sbagliato il rigore
Nikola Kalinic subito dopo aver sbagliato il rigore

ANTOGNONI – Verità per Giulio Regeni, c’è scritto nello striscione applaudito da tutti e portato in mezzo al campo. Ma la Fiesole insiste sul suo motto: garrisca al vento il labaro viola. Eppoii esibisce una fastosa coreografia: un tifoso tutto vestito di viola, con fazzoletto alla bocca. Ossia un ultras. L’entusiasmo non manca in occasione della partita più attesa dell’anno. Anche se trova la Fiorentina in posizione scomoda. Posizione diversa da quella del girone d’andata: che prometteva un finale di stagione ben diverso. Comunque coraggio e avanti. A sostenere i viola c’è anche Giancarlo Antognoni, vecchia bandiera. Ma non è stato invitato dalla società: siede in uno sky box, ospite di uno sponsor. E’ la prima partita della stagione che vede dal vivo. Chi lo vede lo saluta con calore. La formazione? Paulo Sousa, in partenza, preferisce Tello a Zarate. Allegri manda in campo Lichtsteiner, togliendo a Cuadrado l’emozione di giocare dal primo minuto in quello che è stato il “suo” stadio. Viola subito aggressivi. Attivo Ilicic: che parte bene, ma non è in posizione felice al momento di tirare. Tagliavento fischia e richiama Borja che s’innervosisce. Ma non deve cadere nella trappola di Khedira. E’ la Fiorentina a fare la partita. Juve che si salva chiamando spesso in causa Buffon. Ma anche pronta a sfruttare il minimo errore altrui. Bernardeschi sbaglia molto in fase d’appoggio, arrivando a regalare palloni che dovrebbero essere sfruttati assai meglio. Quindi (14’) combinazione Borja-Ilicic e primo tiro (debole) nello specchio della porta bianconera.

Pogba in azione
Pogba in azione

BERNARDESCHI – Va in gol la Juve (16’), con la difesa viola in balìa dell’onde, ma fortunatamente Khedira è in netto fuorigioco. Tagliavento fischia e il giocatore tedesco alza il pollice per dire che è giusto. Poi segna anche la Fiorentina con Bernardeschi, lanciato da Ilicic. Fuorigioco? Per me era sul filo. Gol buono. Ma Tagliavento scuote la testa. Niente da fare. Cambierà qualcosa con la moviola in campo? Temo di no. Poi viola di nuovo vicini a Buffon: cross di Bernardeschi e deviazione del portiere. Risponde Dybala con rasoiata da fuori: Tata devia in angolo. Buono spunto di Tello (32’) che impegna Buffon in una parata a terra. Bonucci è costretto ripetutamente a fermare Kalinic citurandolo. O addirittura abbracciandolo. Ma un giallo no?

MANDZUKIC – Fin qui attenta a ogni dettaglio, la Fiorentina sbaglia al 39’: Pogba salta sulle spalle di Tomovic facendo la torre per Mandzukic, praticamente solo davanti a Tata. Tiro e Juve in vantaggio. A voler essere fiscali avrebbe dovuto essere fischiato il fallo su Tomovic. Ma Tagliavento non ha dubbi e assegna il gol. Non basta: poco dopo non fischia una vistosissima trattenuta in area su Alonso che, sbilanciato, colpisce male di testa mandando sul fondo da ottima posizione. Fate come vi pare: il rigore ci stava. Direzione di gara a senso unico. Purtroppo è l’amara realtà. La Juve, diciamolo francamente, non avrebbe bisogno di aiutini: ma l’impegno per farglieli avere non manca mai …

Borja Valero, tutto cuore e impegno. Che non sono bastati
Borja Valero, tutto cuore e impegno. Che non sono bastati

ILICIC – Nonostante le litanie dei commentatori televisivi, le immagini appaiono chiare. Sul gol di Bernardeschi il fuorigioco non c’era. Nemmeno millimetrico. E la trattenuta su Alonso doveva essere punita con il rigore. Invece… Fischi per Andrea Agnelli e Pavel Nedved alla fine del primo tempo. Pubblico esasperato.Tutto questa senza nulla togliere a una Juve che vincerebbe lo scudetto comunque. Nella ripresa (6’) Ilicic sparacchia alto da buonissima posizione. E si fa male. Risentimento muscolare. Al suo posto Zarate. Che si fa notare subito per intraprendenza. Poi è Pogba che scappa via, ma sbaglia clamorosamente davanti a Tata, mandando fuori di poco. Replica viola: Zarate impegna Buffon in respinta in tuffo. Così come fa anche Kalinic qualche istante dopo. Sousa sostituisce Tello con Mati Fernandez (16’). Zarate ci prova ancora (19’). Fuori. Ma ottiene il risultato di scaldare la Fiesole e tutto lo stadio. Allegri toglie Dybala. E manda in campo Morata. Rugani brutalizza Bernardeschi: ammonito lo juventino. Un evento… Ma alla Juve va tutto bene: perfino quando Alonsio batte a rete e incoccia su … Kalinic.

KALINIC – Ma la Fiorentina non si arrende. Bonucci perde la palla pressato da Borja Valero. Scatta Kalinic che segna in maniera implacabile. E’ il 36’. Appena centoventi secondi per gioire. Perché la difesa della Fiorentina sembra più molle della gelatina. Attacca la Juve: Badelj respinge il pallone quasi sulla linea di porta. Ma lo fa in maniera sbilenca, fornendo un assist per Morata entrato al posto di Dybala. Gran regalo: e Juve di nuovo in vantaggio. Peccato. Ma la Fiorentina di quest’anno. Quindi fischi per Cuadrado che entra al posto di Lichtsteiner. Proprio lui perde un duello con Kalinic e lo butta giù in area. Stavolta è rigore. Tira Kalinic: Buffon intuisce e para. No, no eppoi no. Sulla ribattuta Bernardeschi la prende di punta… Alla Fiorentina viene negata anche la minima soddisfazione del pareggio. Che svanisce in pieno recupero, quando Kalinic, ancora lui, colpisce la traversa. Finisco senza parole…

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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