Opera di Firenze: in prima ed unica esecuzione va in scena «Lo specchio magico» di Fabio Vacchi, commissionata dal Maggio
FIRENZE – All’Opera di Firenze sabato 7 maggio, in data unica, va in scena «Lo specchio magico» di Fabio Vacchi, opera commissionata dal Maggio Musicale Fiorentino per il 79° festival; ovviamente è una prima esecuzione assoluta. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino ci sarà lo statunitense John Axelrod, che a Firenze ha diretto il «Candide» di Bernstein al 78° Maggio Musicale.
«Lo specchio magico» è un esempio di “urban art dance opera“, che fra i tratti sperimentali ne include uno piaciuto al WWF (la riproduzione di suoni di balene e di lupi). Secondo la definizione dell’autore è un “Melograffito”, visto che l’arte di strada entra in simbiosi con la melodia. Ci sono madrigali, arie, cori classici e perfino lunghi interventi di un rapper, il fiorentino Millelemmi, che ricopre il ruolo di Cantastorie.La regia sarà in forma di performance del writer Marco Tarascio, in arte Moby Dick, che disegnerà in diretta sulla parete esterna del teatro (all’interno si potrà seguire su schermo, mentre la musica sarà diffusa anche fuori); nel cast c’è anche un ballerino di musical, Filippo Coffano Andreoli, diciottenne già molto attivo sulla scena londinese, che qui interpreterà il personaggio di Piccola Nuvola, danzando tanto all’interno quanto all’esterno del teatro.
È la nona opera di Vacchi, che qui fa dialogare la cultura hip hop con la tradizione secolare madrigalistica e operistica; musicista colto, si interessa all’hip hop «con l’occhio di chi ne sta fuori e lo guarda stupito e attratto» e, fra i cultori del genere, ha selezionato Millelemmi, trovandolo abile nel ricondurre il rap italiano a una matrice fiorentina popolare e raffinata. Millelemmi esegue un «Rapgesang», inteso come combinazione dello Sprechgesang (stile in cui si fonde parlato e cantato, adoperato per la prima volta da Schönberg nel «Pierrot Lunaire») con il Rap di matrice popolare urbana, di ascendenze afroamericane e latinoamericane. Nel cast ci sono cantanti ben noti come Roberto Abbondanza, la specialista di musica contemporanea Alda Caiello, Mirko Guadagnini e Marcello Nardis. Il libretto è firmato dallo scrittore Aldo Nove, che nel Finale ha inserito un estratto dal suo libro «Anteprima mondiale», in uscita proprio in questo mese.
Opera di Firenze (Piazzale Vittorio Gui, 1)
Sabato 7 Maggio, ore 20
«Lo Specchio Magico». Urban Art Dance Opera. Musica di Fabio Vacchi. Libretto di Aldo Nove
Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretti da John Axelrod
Giasone di Fere: Roberto Abbondanza
Alessandro di Fere, John Dunbar: Paolo Antognetti
Dioniso di Siracusa: Marcello Nardis
Alessandro di Macedonia: Italo Proferisce
Rea/Alzata/Aung San Suu Kyi: Alda Caiello
Lawrence: Mirko Guadagnini
Compton, Due Calzini, Ambasciatore: Pietro Picone
Oppenheimer, Pawnee, Romolo Augusto: Matteo Ferrara
Cuoco, Sioux, Fermi, Paul Tibbet: Marco Bussi
Cantastorie: Millelemmi
Piccola Nuvola: Filippo Coffano Andreoli
Live performance dell’artista Moby Dick. Regia Edoardo Zucchetti
Biglietti da 10 a 100 euro; info sugli orari della biglietteria e acquisto diretto sul sito del teatro