Londra: Sadiq Khan primo sindaco musulmano (di origine pachistana)
LONDRA – Ha il volto pachistano di Sadiq Khan, 45 anni, deputato laburista figlio d’immigrati musulmani sbarcati in Gran Bretagna
senza una sterlina in tasca, il nuovo sindaco della capitale britannica, metropoli sempre più variegata e multicolore. Il risultato più atteso del voto amministrativo nel Regno Unito segna una svolta storica, in termini di simboli e non solo. In un panorama nel quale per il resto il Labour anti austerity di Jeremy Corbyn, sotto il tiro incrociato della fronda interna e dei media, mette a segno uno ‘score’ in
chiaroscuro: malissimo nell’ex roccaforte scozzese; meglio del previsto in Inghilterra e Galles, tanto da completare in extremis un inatteso controsorpasso in percentuale nazionale sui conservatori del premier David Cameron.
Il vero valore aggiunto per l’opposizione arriva tuttavia da Londra, realtà a parte, ma jackpot d’indiscusso peso e prestigio. Poco importa che Sadiq Khan, il nuovo sindaco, già fedelissimo dell’ex leader Ed Miliband, non sia un corbyniano organico. La sua resta infatti una vittoria targata Labour, una svolta dopo 8 anni di potere del carismatico conservatore Boris Johnson. Khan, il figlio dell’autista pachistano di bus cresciuto in una casa popolare, ha battuto nettamente il conservatore Zac Goldsmith, erede di una dinastia miliardaria di banchieri e aristocratici, figlio del finanziere sir James Goldsmith e di lady Annabel Vane-Tempest-Stewart, regina dei salotti e della vita notturna londinese. A Goldsmith non è servito schierarsi al fianco del popolare Johnson nella campagna referendaria anti-Ue, né abbandonare l’aplomb da gentlemen per cavalcare – con toni ai limiti del razzismo, secondo le voci critiche – la paura del sindaco islamico.