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Giustizia, Alfano attacca i pm: due governi caduti a seguito di inchieste, il passato sia di lezione

alfano

ROMA – «Nella compagine di governo c’è un partito, il Pd, che rappresenta la maggioranza e che adesso deve fare i conti con quella che è la vera realtà del Paese». Lo dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in un colloquio con la Stampa, leggendo il presente invitando a guardare a due eventi del passato: «C’è stato un governo, il Prodi secondo, che è caduto per l’ingiusto arresto della moglie dell’allora Guardasigilli. Poi c’è stata, e ne siamo stati tutti i testimoni, l’aggressione continua a Silvio Berlusconi. Ecco, è questa la realtà con cui il Pd deve confrontarsi. Spero che tra i magistrati – afferma il ministro – emerga chiara la consapevolezza che avviare unilateralmente uno scontro con la politica e i politici non fa bene a nessuno, men che meno alla magistratura stessa».

Alfano sottolinea che «in questi ultimi mesi ho visto diventare giustizialisti molti di quelli che erano garantisti e garantisti molti di quelli che erano giustizialisti. In questo quadro, la nostra posizione non cambia. Noi siamo sempre stati garantisti. I politici devono fare i politici, i magistrati devono fare i magistrati, ognuno secondo il proprio ruolo e le proprie competenze con rispetto reciproco. Noi non diciamo di più»


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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