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Fiorentina, il saluto di Manuel Pasqual: «Peccato non aver vinto nulla». Potrebbe andare all’Empoli

Manuel Pasqual
Manuel Pasqual, il grande capitano saluta la Fiorentina

FIRENZE – Ciao capitano, persona molto per bene. Dopo 11 anni, 373 presenze e 10 gol è terminata l’avventura di Manuel Pasqual alla Fiorentina. Il saluto ai tifosi viola c’è stato lo scorso 8 maggio al Franchi contro il Palermo. Oggi, 18 maggio, il vero capitano, ha invece voluto ripercorrere gli undici anni in maglia viola: “Volevo ringraziare la società e la famiglia Della Valle, che mi ha permesso di fare il lavoro più bello del mondo, cioè giocare a pallone. L’ho fatto in una grande società ed in una città bellissima, dove ho piantato
radici e dove sono nati i miei figli. Ringrazio i tifosi, domenica 8 maggio è stata una giornata particolare. Mi aspettavo un saluto, ma non un ‘casino’ così. E’ stato un colpo al cuore. Pensavo di aver seminato bene, anche se non sono un campione, ma un tributo così è stato incredibile. Mi dispiace non aver vinto nulla. Sarebbe stato l’apice, eravamo arrivati vicino alla Coppa Italia ed all’Europa League. Essendo capitano, sarei stato il primo a metterci le mani. Vado via con questo rammarico: anche se non ho alzato nessun trofeo vado via a testa alta, perché sono entrato nel cuore della gente”.
Pasqual, poi, racconta cosa accaduto negli ultimi mesi con la Fiorentina: “Lo scorso anno a novembre non ero contento, giocavo
poco e stavo bene. Il comparto tecnico mi ha detto che potevo andare via se volevo. E’ saltata fuori una squadra (il Milan,
ndr), ma Andrea Della Valle ha bloccato tutto e mi ha voluto qui. Poi anche lui, nel tempo, ha capito qual era la situazione. Non avevo la presunzione di fare 50 partite l’anno, non ce la faccio, ma potevo farne 10 o 15 . Se dovevo essere considerato un peso preferisco andare via. Andrea mi ha abbracciato e mi ha detto che non rientravo più nel progetto tecnico della Fiorentina. Lui non ha preso questa
decisione, non credo proprio. Mi dispiace che chi ha deciso non mi abbia parlato in faccia. Tanto si sa che nel calcio è così.
Però volto pagina, sono contento così. Spero che per Andrea questo sia solo un arrivederci”. Forse è stato Paulo Sousa: “Non
so chi abbia deciso il mio futuro, lui dice che è stato Mario Cognigni. Se invece è stata una decisione sua mi dispiace che
non me l’abbia detto. Spero che riesca a far bene con questa squadra, che dal prossimo anno avrà un tifoso in più”. Inevitabile, ricordare il momento più bello nei suoi 11 anni con la maglia viola: “Di momenti belli ce ne sono. Nel primo anno sono arrivato in Nazionale, poi ci siamo qualificati in Champions League. L’immagine più bella è il gol in Semifinale di Coppa Italia, quando mi sono gettato sui tifosi per festeggiare. Quella è la mia immagine”.

Il futuro? Per Pasqual potrebbe chiamarsi Empoli: “Personalmente non mi ero mosso, fino a pochi giorni fa avevo la speranza di continuare qui. Ancora non è saltato fuori niente perché molte squadre hanno ancora dei casini all’interno dell’organigramma della società. Le ipotesi le vaglierò tutte, spero di non dover aspettare fino al 30 agosto per scegliere. Possibilità di offerte dall’estero? Non le escludo, voglio vagliare tutti i pro ed i contro per la mia famiglia. Sempre che non venga fuori l’Empoli… E allora resto qui”.

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