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Firenze: debutta con successo «Albert Herring» di Britten alla Pergola per il 79° Maggio Musicale

Un momento di Albert Herring in scena per il Maggio alla Pergola
Un momento di «Albert Herring» in scena per il Maggio Musicale Fiorentino alla Pergola

FIRENZE – Il pubblico ha salutato con parecchi minuti di applausi la messinscena dell’opera buffa «Albert Herring» di Benjamin Britten, l’ultima in programma per il 79° Maggio Musicale Fiorentino.

Johnathan Webb, alla guida dell’Orchestra del Maggio, che ancora una volta si è dimostrato ottimo specialista del compositore inglese prematuramente scomparso nel 1976. La musica era ben assecondata dalla regia di Alessandro Talevi, rispettoso del libretto ma dotato di fantasia, leggerezza e senso dell’umorismo più che sufficienti per far emergere i lati comici del testo. Erano doti che, del resto, aveva già dimostrato quando chiuse in bellezza, con «L’amour des trois oranges», l’epoca del vecchio Teatro Comunale nel 2014. Non è un registro particolarmente nelle corde di Britten, quello comico (tant’è che è la sola prova del genere che abbia lasciato); le tinte più fosche e le inquietudini profonde di «The Turn of the Screw» gli si addicevano di più e i risultati erano più emozionanti; ma quand’è così ben eseguito e messo in scena, anche l’«Albert Herring» brilla come un gioiellino. Le scene e i costumi di Madeleine Boyd sono gradevoli e spiritosi e suggeriscono in modo non pesante, col differenziarsi degli stili, il divario fra le mentalità: abito decisamente in stile 1900 se non tardo Ottocento quello, peraltro molto bello, della vecchia Lady Billows, una strepitosa Orla Boylan dalla voce potente e dalla recitazione efficacissima; spostati più verso gli anni Venti se non Trenta quelli dei personaggi più giovani e di mentalità aperta, in contrasto col gruppetto dei retrivi e grettamente moralisti maggiorenti del paese (immaginario, come si sa, ma probabilmente allusivo al paese natale del compositore). Tutto all’altezza della situazione il bel cast, composto quasi esclusivamente da madrelingua (le due sole italiane, Manuela Custer e Gabriella Sborgi, si amalgamavano benissimo agli anglofoni per nascita; la Sborgi in particolare, che già si era distinta nel «Turn of the Screw», ha dato vita a una Florence molto british, nella sua puntigliosa bigotteria da protestante pettegola); ottimo anche l’Albert Herring di Sam Furness.

Ben risolta la scena dell’incoronazione di Albert come “Re di Maggio” (buffa la trovata, in perfetto stile Talevi, di aprirla con un Albert che, pacchianamente agghindato, sbuca con la testa dal collo ripiegato ad asola di un enorme cigno sullo sfondo della sala della festa); non invasive le trovate extra-libretto con cui sono stati riempiti l’interludio alla fine della scena 1 del primo atto (larve femminili, d’aspetto fra la prostituta e la pazza – con l’occhio forse al manicomio di Bedlam, ma en travesti, con movenze un po’ da siparietto alla Paolo Poli) e l’inizio del secondo atto (con ombre cinesi che mimano una sorta di caccia dove le prede sono sagome di donna con grandi corna di cervo); Talevi sa tenere la mano leggera, quando ci mette del suo, e il risultato alla fine è gradevolissimo.

Peccato che abbiano fatto cadere la “prima” nel terzo sabato di maggio, giorno in cui, come sa chi conosce gli usi dei fiorentini, il pubblico che può permettersi le poltrone da 100 euro va a dar aria alla casa al mare o in campagna. Uno spettacolo così si sarebbe meritato meno vuoti in platea.

Repliche Venerdì 27 Maggio e Martedì 31 Maggio, ore 20 e Domenica 29 Maggio, ore 15.30

Teatro della Pergola (Via della Pergola, 18/39, Firenze)

«Albert Herring». Opera da camera in tre atti. Musica di Benjamin Britten. Libretto: Eric Crozier da una novella di Guy de Maupassant («Le Rosier de Madame Husson»).

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Jonathan Webb. Regia: Alessandro Talevi. Scene e costumi: Madeleine Boyd. Luci: Matthew Haskins

Versione originale in inglese. Sopratitoli in italiano e inglese

Albert Herring, figlio di una fruttivendola (tenore): Sam Furness

Mrs. Herring, sua madre (mezzosoprano): Manuela Custer

Sid, commesso di macelleria (baritono): Philip Smith

Nancy, panettiera e sua fidanzata (mezzosoprano): Rachel Kelly

Lady Billows, vecchia dispotica (soprano): Orla Boylan

Florence Pike, sua governante (contralto): Gabriella Sborgi

Miss Wordsworth, direttrice della scuola parrocchiale (soprano): Anna Gillingham

Mr. Gedge, parroco (baritono): Zachary Altman

Budd, sovraintendente di polizia (basso): Karl Huml

Mr. Upfold, sindaco (tenore): Christopher Lemmings

Emmie, Cis, Harry, bambini del villaggio (soprani): Cis: Bonnie Callaghan, Emmie: Sophie Gallagher, Harry: Nicholas Challier

Organico: flauto (anche ottavino e flauto contralto), oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, corno, timpani, tamburo militare, tamburo rullante, grancassa, triangolo, piatti, castagnette, tamburo basco, gong, campane, glockenspiel, woodblock, arpa, pianoforte, 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso
Composizione: dicembre 1946 – aprile 1947

Biglietti da 15 a 100 euro, acquistabili anche online sul sito dell’Opera di Firenze

Durata complessiva incluso intervallo: 2 h 45′ circa

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