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Migranti: un terzo degli italiani vorrebbe respingerli tutti, il 39% accoglierne solo una parte

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Sull’immigrazione gli italiani si spaccano: sempre più polarizzati, i moderati si riducono anche se restano maggioranza relativa. La questione dell’arrivo di flussi migratori consistenti nel nostro paese è tornata prepotentemente all’ordine del giorno. L’ultimo episodio, cui i media hanno dato grande risalto, è stato il salvataggio di un barcone pieno di migranti mercoledì scorso. Tutti gli osservatori concordano con il ritenere che, anche grazie all’inizio dell’estate, l’arrivo di persone dal Nord Africa e da altri paesi si intensificherà ulteriormente nei prossimi mesi.

TRE GRUPPI – Riguardo all’accettazione degli immigrati che giungono sul nostro territorio, gli italiani si dividono in tre gruppi con posizioni differenti. E’ quanto emerge da un sondaggio svolto nei giorni scorsi dall’istituto Eumetra Monterosa su di un campione rappresentativo dei cittadini al di sopra dei 17 anni. Solo una parte ridotta di costoro, un intervistato su quattro, con un’accentuazione relativa tra chi è laureato, sposa l’idea che, in ogni caso ”bisogna accogliere tutti gli immigrati perché sono perseguitati nel loro paese di origine”.

ESPULSIONI – Sul fronte opposto, tuttavia, una quota significativamente maggiore, corrispondente a circa un terzo degli interpellati (33%), afferma, senza esitazione, che ”bisogna respingerli tutti perché l’Italia non può accoglierne ancora”, impedendo in altre parole del tutto l’accesso di nuovi profughi. E’ una convinzione assunta in particolare dai più giovani, tra i 18 e i 24 anni, tra i quali questa opinione costituisce la maggioranza relativa. Ovviamente questa presa di posizione trova una significativa intensificazione anche tra gli elettori della Lega Nord. Tuttavia, dalle risposte degli intervistati, appare ancora oggi prevalere una visione forse più realistica e mediana rispetto alle due posizioni estreme. La maggioranza relativa (39%) dichiara infatti la propria preferenza per ”accettare solo una parte degli immigrati e respingere quelli in eccesso”.

IDENTITÀ – Il diffuso atteggiamento di scetticismo nei confronti di nuovi flussi di immigrati non è legato solo a timori sul piano della sicurezza e su quello dell’occupazione (circa metà dei cittadini ritiene che ”a parità di competenze un italiano debba essere preferito ad un immigrato nell’assegnazione di un posto di lavoro”). Si tratta, in una certa misura, anche di una questione di identità. Non a caso, il 40% (anche in questo caso escludendo i ”non so”) è del parere che ”la presenza di tanti extracomunitari indebolisce la nostra identità nazionale”.

ISLAM – Si tratta di un tema che riguarda soprattutto gli immigrati di origine o di cultura islamica. Il 41% degli interpellati è infatti convinto che ”gli immigrati islamici cercano di imporci il loro modo di vivere”. Anche in questo caso, più di metà, Il 59%, è di parere opposto e sostiene che ”sono pochi gli immigrati che ci vogliono prescrivere i loro costumi. La maggior parte è propensa ad accettare la nostra cultura”. Ma, ancora una volta, l’estensione così ampia dell’atteggiamento di sospetto e di diffidenza nei confronti dell’Islam evidenzia come il problema esista e debba essere considerato con attenzione.

RENZI – Renzi e il Governo dovrebbero riflettere bene sul risultato di questi sondaggi, senza cercare di minimizzare e distorcere la realtà. La gente accetta sempre meno le teoria dell’accoglienza ad ogni costo e senza limiti, propugnata dalla Chiesa, e chiede di porre un freno agli arrivi indiscriminati, visto che nessun aiuto ci perviene dall’Europa. Anzi gli altri paesi cercano di scaricare su di noi il peso e il disagio degli arrivi di migranti, che poi risultano solo in minima parte profughi e richiedenti asilo.

GALANTINO – Il segretario della Cei (Conferenza episcopale italiana) commentando la proposta di istituire hotspot sulla navi, avanzata dal nostro ministro dell’Interno, ha affermato: «No agli hotspot sulle navi, bisogna salvarli tutti e garantire protezione.»

ALFANO – Immediata la replica di Alfano: «Noi siamo campioni del mondo di umanità e di accoglienza. Capisco le parole di monsignor Galantino che fa il vescovo, io però faccio il ministro dell’Interno ed ho il dovere di far rispettare le leggi: abbiamo un grande cuore ma non possiamo accogliere tutti.»

Sagge parole, signor Ministro, però respingimenti e rimpatri non sono proprio all’ordine del giorno. Ma fino a quando potremo andare avanti con l’accoglienza indiscriminata senza disastrare il nostro assetto sociale ed economico?


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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