Debiti della P.A.: ammontano ancora a 61 miliardi. Fornitori pagati dopo 131 giorni (video)
ROMA – Un’altra delle promesse da marinaio di Renzi continua ad essere smentita dai fatti. Circa 2 anni or sono nel salotto di Porta a Porta il premier promise che i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese e i fornitori sarebbero stati saldati entro la data del suo compleanno, 21 settembre 2014. In caso contrario si sarebbe recato in pellegrinaggio a piedi al Santuario di Monte Senario, sopra Firenze. Dove i frati lo stanno ancora aspettando. (video)
Ebbene, ad oggi i debiti dalla pa verso le imprese ammontano a circa 61,1 mld di euro, in leggero calo rispetto ai 67,1 mld dell’anno precedente, ma ancora ad un livello molto alto. A denunciare l’elevato stock dei mancati pagamenti alle azienda che hanno lavorato per la pubblica amministrazione è ImpresaLavoro, sottolineando che «i debiti commerciali si rigenerano con frequenza, dal momento che beni e servizi vengono forniti di continuo».
Il ritardo del Governo nel pagamento di questi debiti nel 2015 è costato alle imprese italiane la cifra di 5,4 miliardi (in leggero calo rispetto ai 6,1 miliardi del 2014). Questa stima è stata effettuata prendendo come riferimento l’ammontare complessivo dei debiti della nostra Pa, l’andamento della spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi (così come certificato da Eurostat) e il costo medio del capitale (pari all’8,84% su base annua) che le imprese hanno dovuto sostenere per far fronte al relativo fabbisogno finanziario generato dai mancati pagamenti.
Il dato italiano sui ritardi risulta tra i più alti in Ue: elaborando i dati dell’European Payment Report di Intrum Justitia si osserva infatti come lo Stato italiano impieghi in media 131 giorni per pagare i propri fornitori: 16 giorni più della Grecia, 33 giorni più della Spagna, 55 giorni più del Portogallo, 73 giorni più della Francia, 91 giorni più dell’Irlanda, 101 giorni più del Regno Unito e addirittura 116 giorni più della Germania.