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Elezioni comunali 2016: il Pd in frenata, costretto al ballottaggio nelle grandi città, escluso a Napoli

Matteo Renzi con Piero Fassino, costretto ad andare al ballottaggio a Torino
Matteo Renzi con Piero Fassino, costretto ad andare al ballottaggio a Torino

ROMA – Sono tutte in bilico le grandi città. Ma quello che è certo è il balzo della candidata del Movimento cinque stelle Virginia Raggi a Roma e il duello sul filo di lana per il ruolo di sfidante al ballottaggio tra Roberto Giachetti e Giorgia Meloni che dura tutta la notte per concludersi poi a favore del primo.

TORINO – M5S se la gioca con il Pd anche a Torino dove Chiara Appendino insegue Piero Fassino che comunque è avanti di oltre dieci punti, ma sperava nella vittoria al primo turno.

MILANO – Dem e centrodestra si contendono Milano con Beppe Sala e Stefano Parisi: appena lo 0,7% divide i due manager.

NAPOLI – A Napoli, invece, si profila la peggior battuta d’arresto per il Pd che a metà dei seggi scrutinati è fuori dal ballottaggio. Si preparano infatti ad andare alla sfida del 19 giugno Luigi De Magistris che vola oltre il 42% e il candidato del centrodestra Gianni Lettieri che arriva sopra al 24%. Fuori dal ballottaggio Valeria Valente (PD) al 21,54%, mentre il grillino Matteo Brambilla è quarto con il 9,68%.

BOLOGNA – Anche nella ‘rossa’ Bologna il sindaco uscente Virginio Merola (386 sezioni su 445) con il 39,72% è costretto al ballottaggio contro la candidata della Lega Nord, di Fi e di Fdi Lucia Borgonzoni con il 22,23% mentre il candidato cinquestelle Massimo Bugani è al 16,38%.

CAGLIARI – Con sole 23 sezioni scrutinate su 174 Massimo Zedda, sindaco uscente e candidato del centrosinistra, al 50,23% supera Piergiorgio Massidda, per il centrodestra, indietro di quasi 20punti e potrebbe alla fine farcela al primo turno.

TRIESTE – Lo scrutinio inizia alle 8,00

E’ questo il quadro della tornata di elezioni amministrative che ieri ha coinvolto 1.342 comuni di cui 25 capoluoghi di provincia, ma che politicamente assume significato soprattutto nelle grandi città. Dove i candidati renziani sono costretti al ballottaggio, con il grave smacco della sconfitta di Valeria Valente a Napoli. Lo stesso premier si era recato più volte nella città campana per fare campagna elettorale a favore della sua candidata, con questo bel risultato. Perfino a Sesto Fiorentino il candidato renziano Lorenzo Zambini è stato costretto al ballottaggio. Non è un segnale positivo per il rottamatore, anche in vista del referendum, ma conoscendo il carattere e il decisionismo del premier sarà difficile che anche questo avvertimento possa fargli cambiare registro.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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