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Firenze: Museo degli Innocenti, il 23 giugno l’apertura. Dedicato alla vita quotidiana dei bambini

Come sarà il Museo degli Innocenti a giugno
Il Museo degli Innocenti

FIRENZE – Il 5 febbraio del 1445 fu lasciata all’Istituto degli Innocenti di Firenze la neonata Agata Smeralda, la prima delle centinaia di migliaia di bambini che in sei secoli di vita furono qui accolti e cresciuti. L’Istituto degli Innocenti voluto nel 1419 dal mercante pratese Francesco Datini, su progetto di Filippo Brunelleschi, è stato il primo esempio di accoglienza e tutela all’infanzia abbandonata conosciuto nella storia. Quasi 600 anni dopo, Firenze il prossimo giovedì 23 giugno inaugura il Museo degli Innocenti, dedicato alla storia della vita quotidiana dei bambini. Il Museo degli Innocenti rende omaggio a questa importante istituzione e mette assieme arte, architettura, storia dell’infanzia e il racconto dei sei secoli di vita dell’Istituto degli Innocenti. Accanto a Botticelli e Ghirlandaio, in mostra per la prima volta anche 140 segni di riconoscimento lasciati dalle madri nelle fasce dei figli prima di affidarli all’Istituto e una selezione di sessanta storie di ”nocentini’ che ne raccontano la vita attraverso un percorso multimediale.

Il Museo si estende su 1456 mq di superficie, con un percorso espositivo disposto su tre livelli, a cui si aggiungono 1655 mq per eventi temporanei e attività educative. Grazie a due nuovi ingressi aperti su piazza Santissima Annunziata e alla realizzazione di nuovi collegamenti verticali, il Museo rende pienamente fruibile il patrimonio artistico, monumentale e storico dell’Istituto. L’Istituto degli Innocenti è stata la prima istituzione laica nel mondo a occuparsi in maniera esclusiva di assistenza ai bambini. L’immenso patrimonio conservato dal 1419, anno della fondazione dello Spedale, è stato valorizzato e adeguatamente sistemato così da offrire a Firenze un nuovo museo dedicato all’infanzia e alla sua storia.

Nel seminterrato un itinerario storico racconterà l’evoluzione degli Innocenti e dell’assistenza all’infanzia, dalla fondazione dell’ente fino ad oggi, anche attraverso la ricostruzione di circa cento biografie di bambine e bambini che questo luogo ha accolto nel corso di sei secoli, presentate attraverso supporti multimediali. Il museo accoglie circa ottanta opere, tra cui i capolavori di artisti come Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo.

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