Prato: perquisizioni della Polizia nei confronti di 9 cinesi. L’accusa, associazione per delinquere
PRATO – La polizia di Prato ha eseguito nove decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti cinesi indagati, in stato di libertà, per i reati di associazione per delinquere e commissione di atti violenti per motivi razziali. Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile pratese, sono state avviate nel 2015 e, supportate da attività tecniche, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari a carico di un gruppo criminale composto da cinesi, esponenti dell’associazione culturale cinese “La Città del Cervo Bianco”. Questi, secondo gli inquirenti, avrebbero commesso diverse aggressioni nei confronti di extracomunitari prevalentemente di origine maghrebina, ritenuti responsabili di reati predatori ai danni di cittadini cinesi. Nel corso dell’inchiesta, tra le altre cose, è emerso che il responsabile dell’associazione culturale avrebbe posto in essere indebite attività di vigilanza in favore di connazionali, presidiando il territorio e organizzando ronde o spedizioni nei confronti di nordafricani, anche estranei a fatti delittuosi.
Durante le perquisizioni sono state sequestrate mazze da baseball, bastoni di ferro e altri strumenti metallici che sarebbero stati utilizzati per organizzare ronde e spedizioni punitive nei confronti di cittadini nordafricani ritenuti responsabili di reati a danni di cinesi. L’inchiesta della Procura di Prato non è collegata ai disordini scatenati da circa 300 cinesi due giorni fa nella zona dell’Osmannoro, nel comune di Sesto Fiorentino, dove il titolare di una ditta cinese di pelletteria si è rivoltato contro i controlli effettuati dalla Asl nel suo capannone industriale. Tuttavia alcuni aderenti cinesi dell’associazione “La Città del Cervo Bianco” sarebbero stati presenti ai fatti. Per gli scontri a Sesto Fiorentino indaga la Digos della questura di Firenze.