
Pisa, movida: il sindaco chiede un coordinamento con Firenze e Siena e rinforzi al Ministero
PISA – «Le città che vivono il fenomeno della malamovida, del caos notturno, frequentate da tanti giovani e da tanti turisti, sono state lasciate sole da governi nazionali e Parlamento a vivere una pesante mutazione. Insieme al prefetto Attilio Visconti abbiamo proposto al prefetto di Firenze Alessio Giuffrida di convocare e coordinare un tavolo permanente, per varare, sostenere e monitorare provvedimenti sui diversi versanti». Lo afferma in una nota il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi. Nelle intenzioni del primo cittadino pisano è necessario coinvolgere «la Regione e le Università di Pisa, Firenze e Siena, città che vivono situazioni nel centro storico simili alla nostra. La nostra strategia – conclude Filippeschi – prevede cinque mosse. Innanzitutto un’iniziativa coordinata fra le città, che sia anche di pressione sul governo nazionale per colmare le carenze di organici delle forze dell’ordine e varare la nuova legge sulla sicurezza urbana, che consente più forti controlli notturni e regole più severe contro gli abusivismi. Poi un’azione di migliore gestione dei luoghi, per l’igiene urbana, e un potenziamento della videosorveglianza dov’è necessario».
In realtà il problema dei fastidi della movida conseguente alla presenza di studenti universitari è particolarmente sentito a Pisa, mentre è minore nelle altre due città, che il sindaco pisano vorrebbe coinvolgere a livello di università e istituzioni solo per far pesare di più le sue richieste nei confronti del governo centrale.