Referendum costituzionale, il premier Renzi: no allo spacchettamento. E si voterà (probabilmente) il 6 novembre
ROMA – Renzi è tornato a parlare del referendum istituzionale, dicendosi contrario allo spacchettamento e indicando anche una data possibile per quanto riguarda i tempi: «dipende dalla Cassazione: se dovessi fare una scommessa direi a ottobre. Ci sono le leggi che dicono che, una volta presentate le firme e fatta la procedura, ci sono 50-70 giorni per indire il referendum. Ragionevolmente sarà a ottobre. Il 30 ottobre lo escludiamo perchè c’è il ponte, e allora se non è il 30 ottobre potrà essere a naso il 6 novembre». E ha affermato di ritenere che lo spacchettamento non sia possibile: «in ballo c’è la Costituzione e la Costituzione – ha sottolineato il premier – ha delle regole e non è possibile, secondo la maggior parte dei giuristi, spacchettare e fare un referendum ‘à la carte’». Quanto al rapporto con la minoranza dem ha aggiunto: «Mai utilizzare le istituzioni per regolare i conti con la minoranza interna. Questo è l’insegnamento che traggo dal referendum su Brexit, scaturito, tra l’altro, da un accordo tra il premier David Cameron e la sua minoranza».
Bart
Peccato che non sia piu previsto lo “spacchettamento” in cinque diversi quesiti,mi stavo gia’ abituando all’idea di scrivere non uno ma cinque NO.