Lucca: aspirante suicida salvata dalla Polizia stradale. Si voleva lanciare da un viadotto sulla A11
LUCCA – Gli agenti della Stradale hanno impedito a una donna di 78 anni, residente a Viareggio, di lanciarsi da un viadotto sulla bretella dell’A/11. Lei non aveva più voglia di vivere. Tormentata da una crisi depressiva, forse alimentata dalle difficoltà economiche dell’azienda di famiglia, ha pensato di farla finita. Ieri, alle prime luci del mattino, dopo avere meditato tutta la notte, si è alzata e ha lasciato un biglietto di addio per il marito e i due figli, chiedendo loro perdono. Si è diretta in autostrada e, dopo un cavalcavia, si è fermata in una piazzola, dietro una curva. E’ scesa, lasciando le chiavi nel cruscotto, proseguendo a piedi, fino al centro del ponte. Dopo aver scavalcato il guard-rail, si è seduta sul muretto con le gambe nel vuoto.
Alcuni automobilisti hanno notato la scena e dalla centrale operativa della Polstrada, ove era giunto l’allarme, sono state dirottate sul posto due pattuglie, con quattro poliziotti addestrati a gestire situazioni estreme. Senza indugiare, in tre si sono avvicinati alla donna, con l’accortezza di non turbarla ulteriormente, mentre il quarto ha fatto a tutti da scudo, segnalando a chi arrivava il pericolo. I poliziotti hanno instaurato un colloquio con la donna e le hanno teso un braccio. Lei lo ha afferrato ed è stata condotta in caserma, dove nel frattempo era giunta un’ambulanza. Agli agenti ha confidato che quando si era seduta sul muretto, con le gambe sospese nel vuoto del viadotto, aveva già deciso di buttarsi giù. Poi, appena si è accorta delle auto della Polizia, ha avuto un sussulto. Ha pensato ai figli, al marito, ha rinunciato al gesto estremo e ha potuto così riabbracciare i suoi cari accorsi in ospedale.
