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Francia, Tav Torino-Lione: Il primo ministro Valls inaugura un nuovo cantiere e la talpa Federica comincia a scavare

Fresa-Federica-2

FRANCIA – Mentre in Italia si discute ancora su come realizzare il piccolo sottoattraversamento fiorentino, in Francia il Primo Ministro francese Manuel Valls al cantiere Alta Velocità della Torino-Lione di Saint Martin La Porte, ha battezzato la fresa Federica che ha iniziato oggi il suo cammino verso l”Italia. C’è chi parla e c’è chi agisce. In Francia la burocrazia funziona, superando discordie e veti di Regioni e enti locali, anzi procede con il loro accordo sotto la regia dei prefetti. Con Valls erano presenti il coordinatore europeo Jean Laurens Brinkhorst, il presidente e il direttore generale di Telt, Hubert Du Mesnil e Mario Virano, il presidente della commissione intergovernativa italo-francese, Louis Besson, e il copresidente Paolo Foietta.

FEDERICA – L’avvio di Federica, alta come un palazzo di otto piani per 2400 tonnellate di peso, lunga come un campo di calcio e con una potenza pari a otto motori di Formula 1, segna una tappa importante nella storia dell’opera: per la prima volta due frese scavano in contemporanea l’una verso l’altra, in Francia e in Italia, dove Gea procede nel cunicolo esplorativo di Chiomonte, in Valsusa. In Francia questa fase dei lavori era infatti rimasta sospesa in attesa che cominciasse lo scavo anche dalla parte italiana. La galleria di Saint Martin La Porte, un cantiere in cui hanno già trovato occupazione 443 lavoratori, in gran parte maestranze locali, sarà un test importante per mettere a punto lo scavo del tunnel di base del Moncenisio da 57,5 km, a partire dal 2018.

CANTIERE – Il cantiere di Saint-Martin-La-Porte, che si aggiunge ad altri 9 km di discenderie, gallerie di servizio e di accesso al tunnel già realizzati in territorio francese, ha un costo di 391 mln di euro, ed è finanziato per il 50% dall’Unione Europea, per il 25% dalla Francia e per il restante 25% dall’Italia. Il costo della sezione transfrontaliera della Torino-Lione è pari a 8,6 mld di euro. Per le opere da realizzare entro il 2019, del valore di circa 1,9 mld di euro, sulla base di un accordo sottoscritto a dicembre, Italia e Francia beneficiano di un contributo europeo del 41,08%, pari a 813,8 mln di euro.

Un bell’esempio di efficienza, che viene seguito anche nella parte italiana grazie all’azione saggia di Mario Virano, Direttore Generale di Telt (la società italo – francese alla quale è affidata la regia dell’opera), nonostante le scomposte manifestazioni dei No-Tav della Val di Susa, contenute egregiamente da Forze dell’ordine e magistratura.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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