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Industria: flessione del fatturato (-1,1%) e degli ordinativi (-2,8%). Nonostante gli sforzi e le facilitazioni accordate la cura del governo non funziona

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ROMA – Il Governo finora ha profuso ogni sforzo per rilanciare l’economia e la ripresa, approvando provvedimenti in tema di lavoro e di sgravi a favore delle imprese. Jobs Act, finanziamenti, sgravi contributivi avrebbero dovuto permettere agli industriali di far ripartire produzione e vendite, ma non è così. E non per colpa del Governo, che ha compiuto, onestamente, ogni sforzo possibile, penalizzando pensionati, lavoratori dipendenti e artigiani a favore della grande industria e della finanza (vedi salvataggio delle quattro banche, fra cui Banca Etruria, e del Monte dei Paschi). Nonostante questo però si riscontrano nuovi segnali di debolezza per l’industria a maggio. Secondo i dati diffusi dall’Istat nel mese in esame si rileva una flessione sia del fatturato (-1,1%), sia degli ordinativi (-2,8%) rispetto al mese di aprile. La diminuzione del fatturato mostra andamenti simili sia sul mercato interno (-1,1%) sia su quello estero (-1,2%). Il calo degli ordinativi è dovuto soprattutto al mercato estero (-5,7%), mentre quello interno registra una flessione più contenuta (-0,6%).Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo del fatturato diminuisce dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,4% per il mercato interno e -0,1% per quello estero), mentre quello degli ordinativi mostra una flessione del 3,1%.

L’Istat rileva che corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 20 di maggio 2015), il fatturato totale registra un calo in termini tendenziali del 2,7%, con una riduzione del 2,5% sul mercato interno e del 3,0% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l’energia (+0,4%) e per i beni di consumo (+0,1%), mentre registrano una flessione i beni intermedi (-2,7%) e i beni strumentali (-0,9%). L’indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 3,6%: il contributo più ampio a tale aumento viene dalla componente interna dei beni strumentali. Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nelle altre industrie manifatturiere (+10,1%), mentre la maggiore diminuzione del comparto manifatturiero riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-22,7%). Nel confronto con maggio 2015, l’indice grezzo degli ordinativi segna un calo del 4,2%. La flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-29,9%), mentre l’incremento fabbricazione di mezzi di trasporto (-29,9%), mentre l’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+13,0%).

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