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Firenze, Colonna della Giustizia di piazza Santa Trinita: via al restauro

La colonna di Piazza Santa Trinita
La colonna di Piazza Santa Trinita

FIRENZE – Al via il restauro della Colonna della Giustizia di piazza Santa Trinita, sorvegliata speciale dal 2004 con due sensori installati sulla sommità per verificarne in tempo reale la stabilità. La colonna, insieme alla colonna della Pace in piazza San Felice e a quella della Religione in piazza San Marco, celebrava la nomina a Granduca di Cosimo I de’ Medici, il primo a portare questo titolo, dal 1569 al 1574, anno della morte; l’incoronazione avvenne nel 1570 e ad allora risale l’assetto attuale delle colonne.

Il monolito collocato in piazza Santa Trinita, davanti alla chiesa omonima, è un dono del 1560 di Papa Pio IV alla casata medicea e proviene dallo spoglio delle Terme di Caracalla. Arrivò per via d’acqua fino a Ponte a Signa e poi, per via di terra, a Firenze, trainato per mezzo di argani piantati nel terreno e azionati da uomini e cavalli che lo facevano avanzare su rulli lignei a loro volta posizionati su travi, sotto la sorveglianza di Vasari e dell’Ammannati. Il rivestimento del dado di base in marmo bianco completato da una bordatura perimetrale in una breccia violacea proveniente dalle cave di Seravezza fu aggiunto allora. La realizzazione della statua sovrastante, che con la mano destra brandisce una spada sguainata mentre con quella sinistra solleva una bilancia, fu affidata a Francesco del Tadda e a suo figlio Romolo, specialisti nella lavorazione del porfido, su modello preparato dall’Ammannati.

La Colonna della Giustizia è il primo monumento controllato con continuità dalle Belle arti, che a campione verificano il patrimonio artistico fiorentino. «Al momento, per fare un esempio, viene monitorata la stabilità della volta sotterranea presente negli scavi archeologici di Palazzo Vecchio», fanno sapere dal Comune. «In totale il servizio Belle arti si trova a gestire un patrimonio cospicuo di monumenti fra i più importanti al mondo. I beni censiti sono oltre 300, dalle lapidi ai palazzi più importanti della città come Palazzo Vecchio, senza tralasciare le Chiese, le logge ed i monumenti. Monitoraggi di questo genere sono di routine e servono a ridurre interventi di restauro e consolidamento più gravosi»

«Per il compimento della scultura – prosegue la nota del Comune di Firenze – «costituita da sei pezzi di porfido rosso antico proveniente dai deserti egiziani, abilmente assemblati con perni e fasce in rame, occorsero circa undici anni di lavoro e, solo dopo la sua collocazione, presumibilmente per equilibrarne le proporzioni, si provvide a dotarla di un mantello in lamiera di rame». Il restauro interesserà varie parti del monumento: la base in marmo bianco presenta tracce evidenti di percolazione di acque cariche di residui metallici provenienti dal mantello della statua della giustizia. Alcune delle connessioni fra i marmi presentano decoesioni vistose. Il fusto ha evidenti esfoliazioni. Il mantello della statua è ossidato e così la spada e la bilancia.

Il restauro della monumentale colonna della Giustizia di piazza Santa Trinita comporta un progetto da 150 mila euro, approvato nell’ultima seduta di giunta. La gara sarà bandita a settembre e i lavori partiranno entro l’anno.

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