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Tav a Firenze, rischio crolli denunciano i No Tunnel

Firenze tunnel tav: botta e risposta fra Cgil e comitati sulla prosecuzione dei lavori

I lavori della Tav sotto inchiesta a Firenze
I lavori della Tav sotto inchiesta a Firenze

FIRENZE – I sindacati, Cisl in testa, sono da sempre favorevoli ai lavori per lo scavo del tunnel Alta velocità a Firenze e per la Stazione Foster, che creano indubbiamente posti di lavoro. Ma a prezzo di quali costi e svantaggi ambientali e sociali. Senza contare il fatto, importante, che sui lavori aleggia l’ombra della corruzione, tanto che anche l’Autorità nazionale, Raffaele Cantone, segue da vicino la vicenda e ha inviato recentemente un circostanziato rapporto alla Corte dei Conti.

CGIL – Adesso si è svegliata anche la Fillea Cgil toscana, che ha scelto di schierarsi a favore dell’opera, affiancando la posizione irremovibile assunta dal presidente della Regione, Enrico Rossi, dimentico forse delle inchieste che hanno coinvolto la sua ex collega dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti. Lamenta infatti il sindacato che l’incertezza sui cantieri della Tav stia producendo già i primi effetti negativi. Sono saltate infatti 35 assunzioni a tempo indeterminato e gli attuali contratti sono prorogati solo fino al 30 novembre. In attesa di capire che cosa succederà per la nuova stazione Foster. Il segretario regionale del sindacato, Marco Bennati, aggiunge per di più: Sembra inverosimile che si riesca a cambiare un progetto in questa fase dei lavori, come sembra inverosimile che si “scopra” ora un’alternativa al progetto attuale che non danneggi il traffico ferroviario locale.

COMITATO – A stretto giro di posta la risposta del comitato No Tunnel TAV di Firenze: da dieci anni tentiamo di avere un confronto con i lavoratori dei cantieri e con i sindacati che dovrebbero tutelarli; non è mai stato possibile un contatto, se non sporadico, con i primi per la ferma opposizione dei secondi. I sindacati confederali sono stati invitati più volte a verificare con i cittadini le difficoltà, l’inutilità, i pericoli dell’opera sotterranea, ma evidentemente si è preferito attenersi alle linee politiche dei loro partiti di riferimento che hanno sempre più badato al sistema degli affari che non agli interessi dei lavoratori. Il Comitato spera che presto ci possa essere un dialogo tra lavoratori, cittadini e loro tecnici in cui si possa finalmente capire che con le stesse risorse che si sono vergognosamente gettate in un buco ai Macelli (760 milioni!) si potrebbe creare un moderno ed efficiente servizio su rotaia creando moltissimi posti di lavoro non solo nei cantieri, ma nel tempo, garantendo un efficiente servizio di trasporto pubblico locale.

Intanto l’opera è bloccata e si attendono le decisioni definitive, dopo la presa di posizione del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che chiede di riconsiderare costi e tracciato.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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