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#labuonascuola, concorsone: critiche della uil all’operato del ministero. Sbagliata l’impostazione delle procedure

Il ministro Stefania Giannini
Il ministro Stefania Giannini

ROMA – «L’impostazione che è stata data al concorsone è viziata da una serie di elementi tutti negativi: la fretta politica, la sottovalutazione della complessità della procedura, la mancanza di un progetto di fattibilità, la mancanza di confronto e dialogo e la predisposizione, in risposta, di una procedura tutta burocratica con la pretesa dell’innovazione». Lo afferma in una nota Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola aggiungendo che “con questo insieme di dati e con queste premesse, partendo da una fotografia reale delle diverse situazioni professionali si sarebbe potuta prevedere una prova di accesso per i diplomati magistrali in possesso dell”abilitazione, acquisita prima del 2000. Dopo il 2000 – precisa Turi – quel titolo non è più abilitante ed ha perso la validità giuridica”.

“Non è la scuola che è mancata, né i candidati ma, forse, qualche responsabilità se la prenda chi ritiene di essere autosufficiente, di non parlare con nessuno e di nascondersi dietro la propaganda del tutto va bene, salvo ribaltare le responsabilità sul personale che amministra. Ci auguriamo – conclude il segretario della Uil Scuola – che si inauguri una nuova stagione in cui il confronto pubblico e trasparente possa favorire le scelte migliori e contribuire a fare il minor numero di errori”.

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