Terremoto: la tragedia di Filippo Santarelli, Questore di Frosinone per molti anni capo di gabinetto a Arezzo
FIRENZE – L’opinione pubblica toscana è stata colpita, fra le tante vicende del terremoto, dalla storia di Filippo Santarelli, questore di Frosinone ma per 15 anni funzionario e capo di gabinetto della questura di Arezzo, che ha perso nel terremoto il figlio maggiore, Marco, 26 anni, in vacanza a Amatrice nella casa dei nonni insieme a quattro amici.
La notizia del terremoto lo ha raggiunto a Roma e lui si è subito attivato per accertare se ci fossero danni nella sua provincia, quella di Frosinone. Ma nel contempo ha sentito anche altre notizie, soprattutto ha sentito il sindaco di Amatrice che diceva che gran parte del paese non c’era più. Amatrice è il paese d’origine del questore, lì c’è la casa paterna e lì il figlio maggiore, Marco, era andato in vacanza con quattro amici. Il questore si è subito messo in macchina, angosciato continuava a chiamare il figlio al cellulare, ma senza ottenere risposta. Arrivato nella cittadina devastata si è messo a scavare insieme ai primi soccorritori. Poliziotti e volontari del soccorso alpino hanno fatto una catena umana per spostare le pietre e alla fine anche il corpo del figlio è stato trovato. Qualcuno ha allontanato il questore per evitargli lo strazio del ritrovamento.
Ai funerali svoltisi oggi a Roma erano presenti anche la madre di Marco, Maria Mancini, anche lei funzionario di polizia, a suo tempo in servizio alla questura aretina. Ma soprattutto tanti funzionari e agenti della Polizia di Stato che hanno gremito questa mattina, a Roma, la basilica di S. Croce in Gerusalemme.