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Terremoto: commenti oltraggiosi sui siti islamici, è la punizione meritata per gli infedeli

isis

ROMA – Indecente proliferazione di commenti entusiastici sui siti islamici e sui principali social network dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia. Molti inneggiano alla «punizione di Allah» e soprattutto gli jihadisti esultano sul web. Confondono innocui e ospitali paesi di montagna come Amatrice e Accumoli con la coalizione armata internazionale. «Sono come i bombardamenti», scrivono sui forum e su Twitter. Si scambiano impressioni e macabri commenti sulla tragedia e le vittime che ha causato, paragonando quanto accaduto alle bombe che la coalizione internazionale usa in Siria e Libia per combattere lo Stato islamico. I morti di Amatrice e degli altri paesi colpiti dal sisma, sarebbero, secondo queste esternazioni, la punizione di Allah che vendica i suoi mujaheddin uccisi dagli infedeli.

Mentre la statua di Cristo in croce, rimasta appesa per un braccio alla parete della chiesa di Accumoli, crollata in parte, nelle agghiaccianti conversazioni diventa il simbolo della punizione, che è meritata perché si tratta sempre di infedeli. «Allah è grande», commentano gli jihadisti.

I fans dell’Isis festeggiano la morte dei crociati. «Un segno divino», scrive un «fedele» del Califfato su uno dei portali frequentati dai militanti. I commenti degli jihadisti, oltre che sui forum, sono arrivati anche dai social network. In particolare su Twitter ci sono stati scambi di battute e commenti agghiaccianti utilizzando l’hashtag #ItalyEarthquake. I ringraziamenti ad Allah per le morti avvenute sotto le macerie sono stati intercettati anche da altri utenti, che hanno segnalato gli account ai gestori del social network.

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