Jobs Act: è un fallimento per farlo funzionare bisogna rilanciare gli incentivi. La proposta di Damiano(Pd)
ROMA – «Per far funzionare il Jobs Act bisogna che gli incentivi o il taglio del costo del lavoro diventino strutturali. Altrimenti, come indicano i dati dell”INPS del primo semestre di quest’anno, c’è il rischio di un fallimento: incentivi tagliati del 60% nel 2016, con un prevedibile calo ulteriore negli anni successivi, hanno avuto come logica conseguenza il drastico rallentamento delle assunzioni a tempo indeterminato (meno 84%), l’aumento del tempo determinato e l’esplosione dei voucher (più 40%)». Lo scrive sul suo profilo Facebook Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera. «Se il governo sceglie il taglio strutturale del costo del lavoro – prosegue – oltre all’intervento già fatto sull”IRAP, noi siamo d’accordo: a condizione, però, che non sia a scapito dei contributi previdenziali. Sarebbe paradossale che, dopo aver denunciato per anni che i giovani avranno pensioni troppo basse, si diminuissero i contributi: se lo si fa, debbono essere fiscalizzati totalmente, sia la parte che riguarda l’impresa che quella che riguarda i lavoratori.»