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Sicurezza e legalità: ricordo di Carlo Alberto Dalla Chiesa, l’uomo dei cento giorni a Palermo

chiesa

PALERMO – Ricorrono oggi 34 anni dal barbaro assassinio del prefetto di Palermo, generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, spedito in Sicilia dal Governo proprio per contrastare Cosa Nostra, così come aveva fatto anni prima con le Brigate Rosse, combattute e sgominate quando ancora era generale dei Carabinieri. Oggi la Prefettura di Palermo ha organizzato la cerimonia di commemorazione, alla quale sono presenti anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il generale Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma, oltre al prefetto Antonella De Miro.

DALLA CHIESA – Ma chi è stato Carlo Alberto Dalla Chiesa? Un uomo delle istituzioni che ha servito lo Stato con altissima professionalità e dedizione, spinta fino al sacrificio della vita. «Ha onorato la divisa, ha servito lo Stato sino all’ultima goccia di sangue, è stato un esempio per tutta l’Arma dei carabinieri». Così il comandante generale dell’Arma , Tullio Del Sette, ha ricordato il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa nel 34esimo anniversario della strage di via Isidoro Carini. L’occasione è stata fornita dal seminario organizzato dal Comando Legione “Sicilia” e che si è svolto nei saloni della chiesa di San Giacomo dei militari all’interno della caserma intestata al generale di Saluzzo ucciso dalla mafia il 3 settembre del 1982 assieme alla moglie Emmanuela e all’agente Domenico Russo. Nell’immediatezza dell’omicidio, sul luogo della strage fu posto un lenzuolo su cui era scritto: “Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”.

100 GIORNI – Il prefetto si era insediato all’indomani dell’omicidio di Pio La Torre, ai primi di maggio, ma il suo mandato durò soltanto cento giorni. Cosa nostra non gli diede il tempo di organizzare il lavoro. «Carlo Alberto Dalla Chiesa: l’impegno nella lotta alla mafia. La stagione del terrore», questo il titolo del seminario organizzato dal generale di brigata, Riccardo Galletta, comandante di tutti i carabinieri siciliani. Unico il filo conduttore della giornata di studio: «Far memoria – ha detto il generale Galletta – di un uomo che ha avviato la svolta, l’inizio della vera azione di contrasto dello Stato alla mafia. Un uomo, il generale Dalla Chiesa, tornato in Sicilia dopo i successi contro il terrorismo, investito della carica di prefetto, ma senza quei poteri straordinari promessi».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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