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Casa Italia: parte il progetto, Palazzo Chigi consulta enti territoriali e parti sociali

casa italiaROMA – Il progetto Casa Italia richiederà un lavoro che io credo debba andare avanti almeno per un decennio, senza che su questo si giochi alcuna battaglia politica. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, durante l’incontro con gli enti locali, secondo quanto si apprende da fonti presenti all’incontro. Il presidente del Consiglio ha quindi spiegato a sindaci, presidenti di Regione e di Provincia che sul piano ci si dovrà prendere il tempo necessario per “fare le cose per bene”, senza fretta.

RENZI – Il premier ha anche incontrato le parti sociali, che intende coinvolgere pienamente nel progetto, le quali alla fine hanno dato un giudizio di massima sostanzialmente positivo in merito all’incontro. Al termine della seconda tornata di colloqui il premier ha ribadito che a fine settembre tireremo le somme e si procederà con la verifica tecnica. “Ora – ha detto Renzi – serve una condivisione vera sulla ricostruzione e sul piano Casa Italia, anche con i soggetti sociali perché nessuno nasce imparato. E’ positivo ascoltarsi reciprocamente”. Nel corso dell’incontro non si è fatto cenno all’obbligo di assicurazione per i cittadini, fieramente avversato dalle imprese assicuratrici.

LINEE GUIDA – Mappatura, linee guida sugli interventi, finanziamenti e procedure, formazione. Sono i quattro capitoli in cui si articola il piano Casa Italia, secondo quanto riferisce il segretario della Uil Carmelo Barbagallo al termine dell’incontro. I quattro punti, spiega Barbagallo, sono stati illustrati nel corso della riunione da Giovanni Azzone, rettore del Politecnico di Milano. “Potremmo trasformare il disastro – commenta Barbagallo – in un”occasione di rilancio e anche di formazione degli edili”.

CAMUSSO – Perfino Susanna Camusso ha espresso un giudizio positivo: L’incontro col governo su Casa Italia non esito a definirlo positivo anche se siamo ancora in una fase di impostazione metodologica, apprezziamo l’impegno del governo e l’idea di un piano che programma interventi su un periodo lungo.

IMPRENDITORI – Consueto soffietto a favore del governo delle organizzazioni imprenditoriali, ma non una novità. Il reciproco sostegno è uno dei capisaldi dell’esecutivo e degli industriali, sacrificando interessi di molte altre categorie. Le associazioni imprenditoriali quindi, da Confindustria all’Ance, apprezzano ovviamente la scelta del governo di avviare il progetto Casa Italia, per superare l’approccio dettato dall’emergenza. Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia – uno dei maggiori sostenitori di Renzi – ha elogiato il fato che sia stato avviato un “metodo” su una questione che può essere un “modello” di “un’idea a lungo termine” anche sul fronte della “crescita” (che ancora, anche per grave demerito di governo e industriali, stenta a manifestarsi).

RISORSE – Sul tema delle risorse per “Casa Italia” “ci confronteremo nelle prossime settimane” perchè “va collegato con quelle che saranno le valutazioni effettive circa il fabbisogno di risorse che la strategia che vogliamo avviare richiederà”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, dopo che i sindacati hanno posto il problema dello scorporo dal patto di stabilità Ue delle risorse che saranno investite nel progetto di messa in sicurezza del territorio.”Siamo rimasti che le organizzazioni sindacali ci faranno avere le loro considerazioni. Su queste poi intesseremo un rapporto di elaborazione e di interazione e ci ritroveremo entro la fine del mese per delineare un quadro più definito delle azioni e delle strumentazioni”.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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