Pensioni: Camusso gela gli entusiasmi, mancano indicazioni concrete sulle risorse
ROMA – Lo sperticato ottimismo manifestato da tutte la parti, ma in particolare dal governo, dopo l’incontro con i sindacati sul tema delle pensioni, viene gelato dalle dichiarazioni della leader della Cgil, Susanna Camusso. Per la quale ci sono stati punti positivi su cui si è trovato l’accordo, ma non c’è ancora una totale condivisione sul progetto, e mancano soprattutto dati concreti sull’entità delle risorse che il governo metterà a disposizione: “Tutti danno per scontato l’intesa ma nessuno è in grado di dire l’entità delle cifre sul tavolo. C’è troppo entusiasmo, è una partita delicata che ha bisogno di discussione. Le cifre di cui abbiamo sentito parlare finora sono insufficienti. Finora non abbiamo visto una riga scritta, una carta, un conto che ci dica quali siano le risorse”, ha rimarcato. Camusso nega che ci possa essere “attinenza” fra il no della Cgil alla riforma costituzionale e la trattativa sulle pensioni. Secondo Camusso, fissare un tetto di 1.500 euro lordi cui agganciare la rata-zero, “creerebbe una divisione nel mondo del disagio”.
La sperimentazione “è interessante, sarebbe in pratica come un superammortizzatore per poter andare in pensione. Ma l’Ape non deve tradursi in un taglio del reddito: sarebbe una soluzione sbagliata”, ha detto. Sui precoci Camusso ha ribadito che “chi ha iniziato presto non deve inseguire la pensione tutta la vita”. Il prossimo incontro con il governo sulle pensioni, annunciato ieri come conclusivo, è fissato il 21 settembre. “Mi pare molto difficile che il 21 possa essere l’incontro conclusivo. Spero almeno che possa essere l’incontro in cui ci saranno comunicate finalmente le risorse”