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Pisa calcio: il sindaco di Empoli non vuole ospitare più la squadra. Ci saranno arresti fra gli ultrà pisani

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EMPOLI – «Dopo i gravi episodi di oggi, come sindaco di Empoli farò presente alla prefettura di Firenze la necessità di non far più svolgere al ‘Castellani’ le partite del Pisa». Lo scrive in una nota il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, a nome di tutta la giunta, dopo il tentativo di aggressione ai supporter del Brescia messo in atto da una quarantina di tifosi nerazzurri. “Lo faccio per motivi evidenti – continua il sindaco -. Si tratta di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza nella nostra città. Empoli non merita di essere teatro di fatti che mai si sono verificati in passato con questa gravità. Empoli non è abituata a vivere l’evento calcistico come un’occasione di guerriglia. La correttezza e la sportività da sempre dimostrata dalla nostra tifoseria è sotto gli occhi di tutti”.

QUESTURA – Intanto la Questura di Firenze comunica che ci saranno alcune persone arrestate tra i circa 40 ultrà pisani fermati dalla polizia a Empoli e poi trasferiti in questura a Firenze per l’identificazione dopo l’agguato teso ai supporter bresciani che stavano avvicinandosi allo stadio. Lo rende noto la questura fiorentina facendo il bilancio degli scontri nel quale si contano quattro poliziotti del reparto mobile contusi e un funzionario della questura fiorentina ferito ad un occhio da una bastonata. La polizia è riuscita ad evitare che le due tifoserie venissero a contatto. Secondo la prima ricostruzione della polizia, che sta ancora visionando le immagini girate dalla scientifica, i pisani sono usciti all’improvviso da alcuni cespugli lungo la strada bloccando i pullman dei tifosi lombardi scortati dalle forze dell’ordine, lanciando sassi e colpendo con spranghe i mezzi.

PETRONI – Quanto alla vicenda societaria Lorenzo Petroni, figlio del patron del Pisa, chiude la porta alla trattativa con il fondo d”investimento Equitativa di Dubai: “Sono inadempienti per loro stessa ammissione sul versamento della caparra e la costituzione di un deposito vincolato. Non c’è ragione di proseguire a parlarci. Andiamo avanti noi. Adesso dobbiamo solo lavorare – ha aggiunto Petroni – per rendere più solida la società, fare al più presto i lavori allo stadio per cercare di tornare a giocare a casa nostra quanto prima. Non ha senso continuare a inseguire le chiacchiere”.

ABODI – Severo il commento del presidente della Lega calcio serie B Andrea Abodi: «Quello che è successo a Empoli per colpa di un gruppo di delinquenti non ha giustificazioni e non è sopportabile, tanto più quando si viene ospitati in un’altra città alla quale va portato rispetto. Lavoriamo – conclude il presidente di Lega – per un campionato nel quale ognuno deve sentire il dovere di dare il massimo e il meglio, in campo e fuori dal terreno di gioco. L’inciviltà di pochi determinerà decisioni gravi, come è normale in questa specifica situazione».

FILIPPESCHI – Il sindaco di Pisa condanna il comportamento dei tifosi:”Lo scontro avvenuto fuori dallo stadio di Empoli prima della partita va condannato e i responsabili, individuati dalle riprese video delle forze dell”ordine e dalle indagini, pagheranno”. Ma se la prende anche con l’atteggiamento di Petroni: «il rifiuto opposto da Petroni alla richiesta di un incontro con il vertice di Equitativa presente in città lo giudico un grave errore e un gesto di arroganza. E’ anche un rifiuto rivolto a una mia esplicita e riservata richiesta. Ne prendo atto con grande dispiacere».

VISCONTI – Un giudizio netto e poco promettente per le possibilità del Pisa di tornare a giocare nel suo stadio viene dal prefetto Attilio Visconti: «con questo clima o lo stadio pisano sarà sicurissimo o non si riaprirà. Le prime notizie da Empoli – prosegue commentando gli incidenti che hanno preceduto Pisa-Brescia – mi danno 76 tifosi colpiti da Daspo, 7 arrestati e qualche altro in valutazione nonché numerosi feriti fra le forze dell”ordine. Era già stato fissato per mercoledì prossimo un Comitato per togliere al Pisa lo stadio di Empoli. Quanto accaduto rinforza questa posizione. Grazie alle Forze dell’ordine e anche al sindaco di Empoli nei cui riguardi avverto un senso di mortificazione per ciò che è accaduto. Solo rigorosi lavori di messa in sicurezza potranno consentire la riapertura dello stadio pisano.»

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