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Monte Paschi: per ora, per l’Europa, non è un caso. Lo afferma Margrethe Vestager Commissaria alla Concorrenza

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BRUXELLES – La Commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, chiarisce la posizione dell’esecutivo comunitario in merito alla situazione del Monte dei Paschi di Siena: «Non posso essere troppo specifica, perché non abbiamo un caso ‘Monte dei Paschi’. Le autorità italiane hanno deciso di perseguire una soluzione privata e questa è una decisione legittima, che spetta a loro. Volendo essere più generali, la ricapitalizzazione preventiva è legata a uno stress test e dipende anche da quanto tempo fa questo è stato fatto. Le regole sono abbastanza aperte, purché lo stress test dia un quadro piuttosto ragionevole e accurato della situazione della banca».

Riguardo la possibilità che la ricapitalizzazione preventiva preveda il coinvolgimento degli obbligazionisti tramite ‘bail in’, Vestager sottolinea che dipende dalla situazione. “Si tratta -avverte- di riflessioni generali, ma per esempio se uno Stato mette una garanzia ad un aumento di capitale, e questa garanzia non viene utilizzata o è utilizzata in minima parte, allora l’aiuto di Stato, anche se presente, è così limitato che sarebbe eccessivo applicare il ‘bail in’. All’altro estremo c’è il caso, che non credo sia mai stato applicato, in cui il cosiddetto ‘burden sharing’ non viene applicato perché causerebbe instabilità finanziaria”.

“Tuttavia, -aggiunge Vestager- è più probabile evitare il ‘bail in’ perché l’aiuto di Stato è minimo che per ragioni di instabilità sistemica”. E se l’Italia dovesse far domanda per un programma tramite il fondo salva-Stati, si applicherebbe il “bail in” o si potrebbe evitare? “Non credo si debba commentare su indiscrezioni di cui non si conosce nemmeno l’origine. Non ho sentito nessun tipo di suggestione che si vada in questa direzione” risponde. Infine, in vista della scadenza il 30 settembre dei termini per vendere le 4 banche salvate a fine 2015, Vestager rimarca: “Non sarà Bruxelles ad apporsi ad una piccola proroga per la loro vendita”.

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